Basket Agropoli ad un passo dal baratro

Bruno Marinelli

In caso di vittoria di Scafati domenica prossima e di contemporanea sconfitta a Ferentino, i delfini saranno aritmeticamente retrocessi.

La ventisettesima giornata ad ovest del campionato di Serie A2 ha quasi spento ogni speranza per il Basket Agropoli. Servirà solo un miracolo per salvare la squadra dalla retrocessione diretta in Serie B, a meno di clamorosi colpi di scena, anche extra-parquet. Non è nella partita di ieri che i delfini hanno costruito la loro classifica intendiamoci. Si è visto un Basket Agropoli, orgoglioso che se l’è giocata praticamente alla pari con Legnano, la vera sorpresa del girone. La differenza ieri è stata rappresentata da alcuni piccoli episodi che sommati hanno decretato la vittoria al roster di Mattia Ferrari. A partire dall’incredibile canestro di Idieoha che aveva portato i lombardi al +8 nel primo quarto, frutto di una giocata che dispone di una forte componente di fortuna. Poi ci sono gli aspetti un po’ più tecnici. Alla viglia si sapeva che il punto di forza di Legnano erano i rimbalzi è così è stato: 41 contro i 30 dei delfini, soprattutto sono stati come si temeva quelli offensivi a far male: ben 15 a favore degli uomini di Ferrari contro gli 8 agropolesi. Se ci mettiamo lo 0 su 4 di Romeo dai tiri liberi, ecco che la frittata è fatta. Un peccato, perchè il Basket Agropoli è stata sempre in partita per tre quarti su quattro, prima di cedere nel finale alle bombe di Palermo e Maiocco. Il problema è che ora la classifica si è fatta pressochè disperata. Innanzitutto perchè Ferentino non è affatto salva domenica prossima, quindi nulla potrà regalare ai cilentani. Una sconfitta dei delfini ed un contemporanea vittoria di Scafati, al Pala Mangano contro la Virtus Roma, condannerebbe aritmeticamente il Basket Agropoli alla serie B. Ecco che in terra frusinate per i cilentani arriva l’ultima spiaggia. Un campionato giocato ben al di sotto delle possibilità dal Basket Agropoli, ma di cui le responsabilità saranno ben rappresentate a giochi ormai conclusi. In quella sede potremo fare una disamina ben più articolata e chiara. Per ora prevale il sentimento nei tifosi di amarezza, per essersi trovati a tre giornate dalla fine del campionato a questo punto, più per demeriti propri che per meriti degli avversari del proprio girone.

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