Basket Agropoli, servono almeno tre vittorie per essere ancora vivi

Bruno Marinelli

Dopo la sconfitta contro Rieti, i tifosi sono chiamati a raccolta per sostenere i delfini nel finale infuocato di stagione

Al PalaSoujourner di Rieti, sono ritornati a galla i vecchi difetti del Basket Agropoli: la difesa blanda sui rimbalzi difensivi, mentre nelle altri parti del campo la marcatura a zona non ha funzionato come doveva. Tuttavia perdere su quel campo, poteva essere messo in conto. Non si tratta di un parquet facile, per svariati motivi, nei quali va inseriti l’aspetto ambientale dato che parliamo di uno dei palazzetti più caldi del girone, paragonabile a quello di Scafati e di Biella e la condizione di forma di Pepper e compagni: 8-1 il rapporto tra vittorie e sconfitte delle ultime nove partite. Tuttavia qualcosa in più i delfini avrebbero potuto mostrarlo, ma non sono stati in grado di mettere in difficoltà gli avversari. Una battuta a vuoto, dopo due sconfitte che rischia di compromettere la possibilità di disputare i playout.

Gli altri campi questa volta non hanno affatto aiutato: la Viola Reggio Calabria, dopo l’esonero di coach Paternoster, è andata addirittura ad espugnare il difficile campo di Treviglio, mentre Scafati ha battuto una delle squadre più in forma del campionato, la Junior Casale di coach Ramondino. Ora serviranno almeno 3 vittorie su 4 per il Basket Agropoli, sperando principalmente nelle proprie forze: inutile mettersi ad inseguire le chimere di qualche penalizzazione a danno degli avversari, se arriveranno sarà tutto di guadagnato, ma meglio non attribuirgli troppo peso. Anche perchè domenica arriva Legnano, che tutto è meno che una squadra da prendere alla leggera, non solo per il terzo posto in classifica. La squadra lombarda infatti può contare su ritmi di gioco elevati che, in questa stagione creano grandi grattacapi agli schemi difensivi dei delfini, che tuttavia si appoggiano su un buon Marco Contento, il quale sembra trovarsi nel ruolo di guardia, dato che anche ieri è parso uno dei meno peggio nella sconfitta di Rieti. Servirà anche il grande apporto del pubblico: difficile pensare di centrare l’obiettivo, senza l’aiuto dei tifosi, anche perchè il Basket Agropoli non può permettersi certo di giocare queste due partite in casa in un atmosfera blanda e rassegnata.

Nell’ultimo mese di regular season serve tutta l’esperienza di Santolamazza e Soloperto. Quest’ultimo sembra ben ambientatosi ad Agropoli ed a dispetto delle sue 37 primavere possiede la volontà di riscattarsi, dopo essere stato dimenticato a Ferrara. Ci vuole rabbia e determinazione, nonchè possibilità di rotazioni. Non ci sono più alternative per questa squadra delfina, che ha l’obbligo di dare il 120% in tutte le partite, vincendole. Un’impresa titanica che potrebbe non bastare, ma che se riuscisse lancerebbe il Basket Agropoli in un’altra dimensione, quella dei playout. Chi sa di basket è a conoscenza che si tratta di un campionato nel campionato, con situazioni completamente diverse dal punto di vista mentale e fisico. In quella sede non tutto potrebbe essere perduto, se anche si perdesse la prima serie, ci sarebbe un ulteriore spareggio per non retrocedere. Ma questa è un’altra storia. Quella più difficile si scriverà tutta in questo mese infernale, da vivere intensamente, per difendere un patrimonio sportivo di tutta la città e dell’intero Cilento.

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