Ancora uno straordinario ritrovamento in Cilento: scoperta antica caverna, all’interno tre incisioni di due secoli fa

Ernesto Rocco

Forse era il ricovero di un gruppo di briganti?

Il Cilento si conferma terra dalle straordinarie bellezze, alcune ancora sconosciute.

Grazie a tanti volontari e appassionati che vivono sul territorio stanno tornando alla luce pezzi di storia dimenticati. Solo la scorsa settimana a Cicerale, dalla fitta vegetazione, spuntò fuori un acquedotto risalente ad almeno 500 anni fa. Nel week end, invece, una nuova scoperta è arrivata grazie ai ragazzi dell’Info Point Cilento Antico che si occupano della promozione e valorizzazione del territorio.

Durante un’escursione sul Monte Stella, tra Galdo e Amalafede, è spuntato fuori un antico rifugio. Si tratta di una piccola grotta, inaccessibile fino ad un mese fa: l’incendio che si è verificato in zona questa estate e la neve del mese scorso, lo hanno riportato reso visibile, riportandolo alla luce.

La strordinarietà del rinvenimento è dato soprattutto da quello che è stato scoperto al suo interno. Su una delle pareti in roccia, infatti, erano presenti delle firme e una data: settembre 1813.

I nomi riportati sono di Luigi Matonti, Giuseppe Palladino e, per un terzo, è visibile solo il cognome, Schiavo. Vista la data riportata nelle incisioni si è pensato potesse trattarsi di un gruppo di briganti che affollava la macchia delle montagne cilentane in particolare nel periodo precedente e successivo alla proclamazione dell’Unità d’Italia.

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