Viariante di Rizzico, c’è l’ok della Soprintendenza. Si sblocca un’opera attesa da trent’anni

Ernesto Rocco

Provincia potrà appaltare i lavori per 19 milioni di euro

PISCIOTTA. La variante di Rizzico si farà. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, infatti, ha espresso parere favorevole alla realizzazione della variante e del relativo viadotto Fiumicello, lungo la ex SS447 tra Ascea e Pisciotta.

Si sblocca così una vicenda che va avanti da decenni, precisamente dagli anni ’80 quando l’Anas progettò ed avviò i lavori per una variante che by-passasse la frana di località Rizzico. I lavori non furono mai conclusi e nel 2003 la competenza venne trasferita all’ente provinciale che ottenne un nuovo finanziamento per il completamento degli interventi. Il progetto, però, fu approvato solo dieci anni dopo, nel 2012 ed è rimasto fino ad oggi in attesa delle necessarie autorizzazioni degli organi competenti.

Nel 2015, dopo oltre due anni di attesa, arrivò il parare favorevole sulla valutazione di impatto ambientale (VIA) espletata dagli uffici regionali e l’unico atto mancante era quello della Soprintendenza per il viadotto Fiumicello che ora è arrivato.

A questo punto il finanziamento di 19 milioni di euro concesso dalla Regione Campania nell’ambito del “Piano per il Sud” diventa immediatamente concretizzabile e la Provincia potrà appaltare l’opera.

“E’ una giornata storica per Pisciotta – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Greco – La soprintendenza ha espresso il suo parere favorevole per la variante alla frana di Rizzico sulla ex SS 447 tra Ascea e Pisciotta, approvando integralmente le proposte formulate dall’amministrazione comunale, avvalendosi del prezioso contributo della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Oltre agli interventi di mitigazione paesaggistica previste per il viadotto Fiumicello, che nel precedente parere era stato oggetto di riserve da parte dell’organo di tutela, è stata anche apprezzata e accolta la suggestiva ipotesi di riuso di alcuni manufatti del vecchio tracciato di variante che andrebbero demoliti. Per essi si immagina una riconversione d’uso a fini ricreativi in una lussureggiante oasi naturalistica”.

“Esprimo gratitudine a nome di Pisciotta a tutte le istituzioni che si sono prodigate a che ciò si verificasse – ha aggiunto – In particolare mi rivolgo ai giovani docenti della Facoltà di Architettura di Napoli, gli architetti Gianluigi Freda, Nicola Flora e Fabio Iannotta (tutor di un appassionato gruppo di studenti) per il loro contributo decisivo, e soprattutto, alla Soprintendente Arch. Francesca Casule, portatrice di un esemplare senso di responsabilità e di una contemporanea sensibilità architettonica”

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