Cilento: fondi per assistenza e beneficenza: ecco i comuni promossi e bocciati

Redazione Infocilento

Nel top 10 solo un comune del territorio

I comuni non sono enti benefici (anche se in alcuni casi elargiscono fondi come se lo fossero), ma tra i loro compiti ci sono anche quelli di svolgere prestazioni assistenziali, benefiche o investire in altre attività in favore delle persone che vivono in condizioni di maggiore disagio.

Quanto investono allora i comuni in questo settore? In Campania ben poco stando alle classifiche di Openbilanci (dati analizzati relativi all’anno 2014). In Italia il record spetta alla Sardegna: due comuni su tre compongono il podio: si tratta di Villa San Pietro (provincia di Cagliari) e Pau (provincia di Oristano), con una spesa rispettivamente di 1760 euro e 1482 euro pro capite. A completare il podio Menconico, in Lombardia, con 1593 euro.

Molto più indietro il Cilento. In Campania in vetta alla classifica c’è Molinara (BN). Qui la spesa procapite per assistenza, beneficenza ed altro è di 591 euro.

Il primo comune del Cilento in graduatoria è Ogliastro Cilento, ottavo, con 210 euro. Per trovare un’altra località del comprensorio cilentano e valdianese bisogna arrivare al 39° posto dove troviamo Monte San Giacomo (67 euro). Laurito (61 euro) è 48°, San Rufo (56 euro) 54°, seguono Sassano 59° e Polla, 60° che investono circa 51 euro. Sacco è 65° (49 euro), Caggiano 71° e precede il primo grande comune in lista: Capaccio Paestum con una spesa pro capite di 45 euro. Chiudono la top 100 Tortorella (82° posto) e San Mauro Cilento (97°).

Agropoli in classifica è alla 240^ posizione con una spesa pro capite di 18 euro circa. Fa meglio Castellabate che spende 23 euro circa posizionati al 197° posto. Più in giù Sapri, 293° posto con una spesa 15 €.

In fondo alla classifica, con investimenti pari a zero nel settore, ci sono tra gli altri Perdifumo, Monteforte Cilento e Lustra.

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