Cilento: ingerì detersivo, la disperazione della famiglia: “Hanno rovinato nostro figlio, vogliamo giustizia”

Redazione Infocilento
Ospedale Santobono

Protagonista della vicenda un bambino di appena 2 anni

MONTECORICE. “Hanno rovinato nostro figlio, per lui chiediamo Giustizia”. Parole della famiglia del bambino di appena 2 anni che lo scorso 20 ottobre ingerì del detersivo per lavastoviglie in una pasticceria di Montecorice.

Da allora la vita del piccolo è stata drammaticamente stravolta. Il suo esofago, a causa del liquido ingerito si è ristretto e fin ora è stato sottoposto già a due interventi di dilatazione. Dopo il primo sembrava che tutto fosse stato risolto; la seconda operazione, però, non si è conclusa nel migliore dei modi. Il bambino sarà sottoposto il prossimo 22 febbraio presso l’ospedale Santobono ad una terza dilatazione; qualora si dovessero registrare ulteriori problemi rischia di doversi sottoporre ad una plastica, operazione che i medici sperano di evitare, vista l’età del paziente

Intanto il piccolo è costretto ad assumere soltanto liquidi e pastina finissima. Non può mangiare insieme alla mamma ed al papà vorrebbe consumare i loro stessi pasti, ma il suo fisico non ha la possibilità di assumerli. “I medici ci hanno detto che è un miracolato – evidenzia la famiglia Radano – ha rischiato la vita”. Ora però i genitori vogliono capire se ci sono state responsabilità sull’accaduto. E’ stata presentata una denuncia contro i titolari della pasticceria di Montecorice poiché, secondo la madre, quanto accaduto poteva essere evitato. “Il mio bambino camminava da poco – racconta – approfittando di un attimo di distrazione è andato dietro al bancone e lì ha trovato una bottiglia di succo di frutta e l’ha bevuta”. All’interno si trovava però del sapone per lavastoglie e da quel momento è iniziata l’odissea.

Il bambino con una vera e propria staffetta di 118 e carabinieri, fu trasportato all’ospedale di Battipaglia. Qui il piccolo è stato ricoverato nel reparto di rianimazione e poi trasferito al Santobono di Napoli per proseguire le cure. E’ stato ricoverato in rianimazione per una settimana in gravissime condizioni, non riusciva ad alimentarsi, è stato sottoposto a più interventi e solo dopo tempo ha potuto tornare a casa.

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