Droga dal napoletano al Cilento, 10 arrestati: nelle intercettazioni parlavano di “vino” e “mozzarella”

Katiuscia Stio
Carabinieri dei ROS perlustrano una villetta di Casapesenna in provincia di Caserta, stamane 21 Maggio 2011, dove si presume si sia nascosto il boss dei casalesi latitante Michele Zagaria ANSA/CESARE ABBATE/

Ecco tutti i nomi dei coinvolti

SAPRI. Un viaggio a sud del Cilento da Giugliano, Napoli, passando per il casertano. Una coppia di anziani sposi, alcuni “prodotti tipici locali” e tanti amici da rifornire.

Sembra il canovaccio di un romanzo … criminale ma è quanto scoperto dalla direzione distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Potenza .
Vito Cairo, 74 enne, e Carmela Smarrazzo, di 71 anni, sono i corrieri che da Giugliano a Sapri, a bordo di una utilitaria portano la droga a Gerardo Presta. Sostanza stupefacente che poi verrà smerciata nel Golfo di Policastro e anche nell’Ebolitano. Grazie al lavoro dei carabinieri del Ros di Potenza con l’ausilio dei comandi provinciali di Salerno, Napoli e Frosinone sono finite in manette dieci persone, ritenute responsabili dei reati di associazione finalizzata al traffico, detenzione e vendita di vari tipi di sostanze stupefacente (principalmente eroina) nonché per singoli episodi di spaccio. La base dello spaccio di droga è stata individuata a Sapri. E’ quanto emerge dall’ indagine avviata nel 2015 da parte dei Ros con l’obiettivo di monitorare il fenomeno del narcotraffico nell’area del sud del Cilento, divenuta di competenza della direzione distrettuale antimafia di Potenza dopo la revisione giudiziaria. I carabinieri documentano le dinamiche associative e le numerose attività di traffico di sostanza stupefacente del gruppo criminale promosso, costituito e diretto da Gerardo Presta, noto pregiudicato per reati specifici di Sapri. Presta, pur se ai domiciliari per reati sempre inerenti allo spaccio, coordinava le operazioni dell’attività criminale imperniata su una base operativa a Sapri da cui partivano numerosi pusher per lo spaccio a dettaglio. Un altro punto di distribuzione della droga era Eboli facente capo, in questo caso, a Rocco Autuori. Anche se il promotore dell’associazione – secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine – resta Presta. I fornitori di quest’ultimo sono proprio i due anziani coniugi di Napoli che a loro volta si rifornivano da organizzazioni criminali dell’hinterland casertano principalmente extracomunitari. I due dopo contatti telefonici portavano la droga direttamente a casa di Presta. Tra le varie attività scoperte dai carabinieri il fatto che i vari criminali usavano le cabine telefoniche pubbliche per poter parlare tra loro oppure dei cellulari “dedicati” e intestati a prestanome. Non solo, per cercare di sviare eventuali indagini la droga veniva chiamata con nomi in codice: “vino” o “mozzarella”. Grazie all’opera investigativa, con intercettazioni, arresti in flagranza di reato, interrogatori dei clienti, sequestri e perquisizioni, il sistema è stato interamente scoperto e riscontrato. Il giro d’affari è stato anche bloccato, in parte, con diversi arresti. Questo perché oltre al contatto ad Eboli, il gruppo criminale aveva posto le basi anche per commercializzare la droga in Sicilia. Nel corso delle indagini sono state sequestrate, in diverse fasi, oltre un chilo di hashish, 220 grammi di eroina, marijuana e hashish.
Tra gli arrestati cinque sono stati associati a diverse case circondariali ed altri cinque sottoposti agli arresti domiciliari:
Gerardo Presta di Sapri, in carcere;
Fabio Cataldo di Sapri, in carcere;
Fortunato Grasso di Sapri, agli arresti domiciliari;
Francesco Laterza di Sapri, agli arresti domiciliari;
Raffaele Nilo di Napoli, in carcere;
Graziano Liberti di Salerno, agli arresti domiciliari;
Rocco Autuori di Battipaglia, agli arresti domiciliari;
Christian Buda di Maratea, in carcere;
Vito Cairo di Belvedere Marittimo, in carcere;
Carmela Smarrazzo di Giugliano, agli arresti domiciliari.

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