Cilentana, una strada killer: ottanta incidenti e trenta morti in quindici anni

Sergio Pinto

Angela Merola è soltanto l’ultima vittima

30 morti e oltre ottanta incidenti. Questo il tragico bilancio dei sinistri avvenuti sulla Cilentana dal 2001 ad oggi. L’ultimo lutto prima di questa mattina, nel maggio del 2016, nei pressi dello svincolo di Roccagloriosa. A perdere una vita fu una donna, Maria Coiro. Precedentemente, invece, nel febbraio 2014, morirono tra Agropoli Nord ed Agropoli Sud Emma D’ Auria, 29 anni, Annunziata Sorrentino, di 50, Gianfranco De Santis di 44 e Vito Chechile, 53.

Una vera e propria strada killer, considerati i numeri.

Gli incidenti, come nel caso del 2014, spesso sono determinati dall’alta velocità o sorpassi azzardati, ma anche l’asfalto in molti punti usurato. Le zone più a rischio sono nei pressi dello svincolo Agropoli Nord, dove un pericoloso avvallamento crea non pochi disagi alle auto; tra le uscite di Ceraso, Centola e Roccagloriosa. Problemi al manto stradale anche nei pressi della Diga Alento e tra Pattano e Vallo della Lucania. Per quest’ultimo caso, secondo quanto sta emergendo nel processo, proprio l’asfalto presente in questa zona avrebbe causato la morte di Mariannina Di Vizia, 58 anni e Sonia Eposito, 32, avvenuta nella mattina del 6 ottobre 2009.

Più di recente, prima della morte di Angela Merola, un incidente si verificò, per fortuna senza vittime, il 6 gennaio 2017, appena dopo l’uscita dalla galleria di Prignano Cilento: una Panda si scontrò con un furgone. In quel caso quattro furono i feriti.

Intanto sono ore di grande dolore nella comunità di Futani dove viveva Angela con il marito Emilio, due figli all’università e una piccola. Dolore anche a Casal Velino, di dove era originaria la coppia e a Vallo della Lucania, dove gestivano un bar.

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