Sapri, Scanniello attacca Del Medico: sua gestione è stata un fallimento

Redazione Infocilento

“Ecco il paese che immagino”

SAPRI. Dal gruppo “Questo è il mio Paese” nuova bordata al sindaco Giuseppe Del Medico e alla sua amministrazione. A parlare è Mariano Scanniello, il quale, in vista delle elezioni di primavera, non esita a tracciare un bilancio negativo di questi cinque anni di mandato.
“In quattro anni – domanda Scanniello – solo a circa 5 mesi dalle elezioni vi ricordate di Sapri?” Il riferimento è ai recenti interventi per la pubblica illuminazione sul lungomare e al termine dei lavori per il Cinema Ferrari” . Secondo il referente di “Questo è il mio Paese”, però, tante altre cose promesse nel programma elettorale non sono state portate a compimento: il riferimento è alla riqualificazione dell’offerta turistica, del mare e della spiaggia, del decoro urbano, alla nuova viabilità, al mancato decollo dell’area portuale, del lungomare, di piazza Plebiscito e ancora al Puc, al bilancio e all’ambiente. “Signor Sindaco – dice Scanniello – questo è quello che ha promesso di fare per il paese che lei dichiara di amare , o devo pensare che questo programma sia stato scritto da un altro sindaco oppure ha avuto il supporto di persone che anche se non sono nate a Sapri amano questo paese? Per sviluppare quanto ha inserito nel suo programma non basterebbero nemmeno tre mandati, ma penso che lei ha già la soluzione e che sicuramente le occorrono altri cinque anni per fare quello che non ha onorato e magari promettere qualcos’altro”.

“Credo che i cittadini di Sapri non meritino tutte queste umiliazioni e prese in giro – aggiunge – eppure avevano posto in Lei tanta fiducia, prenda atto che la sua gestione è stata un fallimento e che non può cavarsela con un cementificio abbattuto qualche palo della luce e un cinema aperto, ci sono altre cose ben più importanti. Per Scanniello, insomma, sarebbero necessario “promettere meno e con più sostanza”. Il rappresentante del gruppo “Questo è il mio Paese” non esita a spiegare la sua ricetta per rilanciare la città: “Mi piace pensare a Sapri come una grande comunità solidale cooperante, che si aiuta, che si sostiene reciprocamente, mi piace pensare al comune non come un’istituzione fredda e distante ma come luogo vivo aperto e sensibile alle richieste dei cittadini. Il comune è di tutti, un nuovo modo di concepire l’azione amministrativa, dove il cittadino possa decidere e sia partecipe nelle scelte amministrative.
Il lavoro dell’amministrazione deve essere quello di guidare le linee dello sviluppo e dell’economia sociale, promotore dell’innovazione e della cooperazione”.
“Dobbiamo restituire alla nostra città un futuro – conclude – creando una rete dove le istituzioni, le forze economiche, sociali e culturali, lavorino fianco a fianco per migliorare i servizi e soprattutto per produrre una patto per lo sviluppo e l’occupazione”.

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