Alfieri davanti ai giudici: quelle di De Luca? Solo battute

Ernesto Rocco

Il sindaco di Agropoli oltre due ore a colloquio col Pm

NAPOLI. Sono iniziati ieri gli interrogatori dei sindaci presenti all’hotel Ramada di Napoli lo scorso 15 novembre quando il Governatore Vincenzo De Luca pronunciò le famosi frasi in cui invitata gli amministratori presenti a votare e far votare per il ‘si’, indicando il sindaco di Agropoli Franco Alfieri quale esempio da seguire nel fare clientelismo.

La Procura di Napoli indaga sull’ipotesi di reato di istigazione al voto di scambio. Su quelle frasi ieri è stato sentito proprio il primo cittadino agropolese che è stato a colloquio con il pm Stefania Buda che coordina l’inchiesta. Oltre due ore è durato il’interrogatorio durante il quale Alfieri ha ribadito che si è trattato di «una battuta pesante pronunciata in una riunione seria ma è stata fatta da un amico e De Luca è fatto così». «Quella riunione – ricorda il sindaco di Agropoli – fu organizzata per invitare gli amministratori a interessarsi al referendum, come accade normalmente» e ribadisce che non c’è nulla a che fare con il voto di scambio. Poi, sul referendum Alfieri parla di un risultato scontato, indipendente dal polverone alzato da quelle frasi. Su Agropoli, in particolare, ha sottolineato che «ha inciso il malcontento per l’ospedale chiuso e per altri fatti che prescindono dalla politica nazionale».

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