Vallo della Lucania, dismissione quote Yele: è polemica

Sergio Pinto
Antonio Bruno
Antonio Bruno (PD)

Antonio Bruno accusa maggioranza e opposizione

VALLO DELLA LUCANIA. L’ultimo consiglio comunale ha votato per la dismissione delle quote della società Yele. Un argomento oggetto di dibattito e critiche già durante la scorsa campagna elettorale. Ora a rialzare i toni ci pensa Antonio Bruno esponente provinciale del Partito Democratico e in passato con un incarico dirigenziale all’interno Corisa4 (il consorzio legato alla Yele).

“Questa amministrazione – accusa Bruno – dopo aver sostenuto pesantemente la gestione societaria della Yele in questi anni, approvando bilanci e votando la proroga un anno fa, dismette le proprie quote sociali, abbandonando la società al suo destino”.

A finire sotto accusa, però, è anche il gruppo Pd in consiglio comunale che durante la votazione si è astenuto, così come il Movimento 5 Stelle.
“Capisco che la politica sia evoluzione – aggiunge – ma nel giro di pochi mesi siamo passati da incompatibilità, procure, azioni popolari fino ad arrivare all’astensione in Consiglio Comunale. Il tutto senza nemmeno una spiegazione”.

I grillini, invece, tramite Pietro Miraldi, hanno precisato la loro posizione “Il Movimento 5 Stelle si è astenuto dal voto perchè siamo convinti che non si può cancellare tutto con un semplice atto deliberativo, e, per confermare ancora una volta che non siamo contro la Yele e i suoi lavoratori ma contro il modo in cui è gestita”. “Qualcuno a parti invertite avrebbe parlato di inciucio. Io no, parlo di coerenza”, ha spiegato Miraldi.

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