Marina di Camerota: duna nel degrado, Wwf ne chiede il recupero

Redazione Infocilento

“Area in stato di avanzato degrado e pertanto occorrerebbe tutelarla”

Sulla spiaggia del Troncone di Cala del Cefalo a Marina di Camerota sopravvive ancora, sebbene frammentata dalla presenza di due lidi balneari, una duna embrionale mobile di circa 100 metri di lunghezza, protetta da leggi nazionale ed europee quale la Direttiva Habitat. La duna, secondo Paolo Abbate, attivista Wwf, risulta però in stato di avanzato degrado e pertanto occorrerebbe tutelarla con apposito progetto gestito dal comune che preveda una recinzione con paletti di legno uniti da corda colorata, in modo che le comunità vegetali (fitocenosi) presenti possano rinaturalizzarsi. “La gestione comunale – spiega Abbate – deve prevedere altresì la tutela e sorveglianza dell’ecosistema dunale citato, che presenta ancora specie psammofile divenute rare quali il giglio di mare e l’euforbia della sabbia. Si fa presente che stanno spuntando nella fascia tampone”le piante pioniere quali il cakile marittimo e la salsola kaly, fondamentali per il consolidamento della duna”.
L’attivista Wwf Paolo Abbate chiede pertanto al sindaco di Camerota, e per conoscenza al Presidente del Parco, al Comando della Capitaneria di Porto di Marina di Camerota e al CTA di Vallo, di provvedere al ricupero del “relitto” dunale quale duna embrionale mobile. “L’arenile del Troncone presenta – conclude Abbate – piante aliene quali mimosa, palme, cipresso che vanno eradicate come previsto legge Quadro 394/91”.

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