Giunta rinuncia alle indennità, comitato “Che fare?” attacca: solo propaganda ingannevole”

Polemiche a Sassano. Sotto accusa la rinuncia alle indennità della giunta; secondo il comitato civico "Che Fare?" si tratterebbe di mera propaganda.

Di Redazione Infocilento

Il comitato civico presenta un esposto ed evidenzia anche un possibile danno erariale

SASSANO. Il comitato civico “Che Fare” ha presentato un esposto-denuncia a carico degli organi di indirizzo politico. A creare malumore l’annuncio della giunta comunale sassanese di rinunciare alle indennità che, secondo il comitato, non troverebbe riscontro nella realtà.

Secondo Daniele Brando, c’è “il sospetto che sia stata posta in essere una palese truffa nei confronti della fiducia chiesta ai sassanesi dai loro amministratori i quali, in più occasioni, hanno pubblicizzato la volontà di rinunciare alle indennità spettanti di diritto”. Si tratterebbe, però, solo di “una rozza propaganda ingannevole”. Secondo il comitato, infatti, “ancora a febbraio del 2016 (data ultima cui si riferiscono le informazioni rese pubbliche) appare evidente che agli amministratori le indennità vengono erogate mensilmente ed in alcuni casi cumulativamente, come sostenuto dall’ufficio economato dello stesso Comune. A fronte di 106.303€ di importi totali maturati, i componenti dell’organo di indirizzo politico, ne hanno già percepito oltre 34mila€, devolvendone solo una minima percentuale 5.544€ (il 5%)”. Inoltre, spiega Brando, “Lo scorso mese di ottobre gli stessi Assessori hanno manifestato – in modo inequivocabile – la volontà di percepire l’indennità di funzione loro spettante per legge”.

Ma le polemiche non finiscono qui. Dal comitato civico “Che fare?”, infatti, evidenziano che il comune non avrebbe provveduto ad adeguare gli importi spettanti a sindaco e ad assessori nella misura indicata dai decreti ministeriali: nonostante il comune abbia una popolazione di 4995 abitanti sarebbero stati mantenuti gli importi corrispondenti ai comuni con popolazione superiore a 5000. “Ogni assessore e vicesindaco oggi porterebbe a casa circa 700 euro in più al mese” evidenzia Brando. Ciò secondo il comitato comporterebbe anche un danno erariale a carico della comunità. Di qui la decisione di procedere ad un esposto-denuncia affinché si chiarisca la situazione.

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