“Sport e salute: clinica e prevenzione”, ieri incontro ad Ascea

Carmen Lucia

Il Lungomare di Ascea si è colorato di rosa

“Passeggiata rosa” per la prevenzione del cancro mammario: Ascea si tinge di rosa. Venerdì 14 ottobre ad Ascea, a Palazzo De Dominicis-Ricci, si è tenuto il Convegno “Sport e salute: clinica e prevenzione”, organizzato dall’Università popolare Medicina degli stili di vita. Nel pomeriggio, il lungomare di Ascea si è colorato di rosa e sorrisi di giovani donne hanno riempito le strade del paese. Donne attente, sensibili, che si sono impegnate in una campagna di sensibilizzazione per il tumore mammario, con la collaborazione dell’Associazione “Donna Sempre Cilento onlus 2012”. In particolare, Sabina Montoro, Mariapia Luongo e Maria Angiuoni, fisioterapiste che operano nel Centro di Riabilitazione della Asl di Vallo della Lucania, hanno voluto fortemente condividere questo progetto, realizzando, insieme a donne operate di cancro al seno, la “passeggiata rosa” per le strade di Ascea. “Per noi fisioterapiste – afferma Sabina Montoro – lo sport è vita: con questa iniziativa, non solo vogliamo sensibilizzare le donne nel campo della prevenzione del tumore mammario, ma intendiamo anche invogliare le donne a fare sport. Gennaro Vasile, sindacalista SNALV e il Dottor Vincenzo Pizza hanno creduto in questa iniziativa e hanno reso possibile la realizzazione del nostro progetto, associando la passeggiata rosa al Convegno. Desidero ringraziare anche Angelo Bertolini di Ambiente Sud, che ha finanziato l’acquisto delle magliette rosa. Ringranzio infine anche il Dottor Mordente, Presidente dell’Associazione, e il Sindaco di Ascea, Dottor Pietro D’Angiolillo, che ha partecipato al taglio del nastro”. Il rosa è il colore tenue che connota la bellezza dell’universo femminile, bellezza che ha preso corpo in un’iniziativa di grande impatto emotivo e di grande efficacia divulgativa. Si spera di poter vedere realizzate altre proposte simili anche nelle scuole, per divulgare il concetto di prevenzione e di benessere psicofisico, auspicando che il controllo precoce e costante si radichi sempre di più nel tessuto antropologico del nostro territorio.

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