Violenza sui minori, la difesa della maestra: istruttoria accerterà mancanza di responsabilità penale

Redazione Infocilento
Tribunale Vallo della Lucania

Parlano i difensori della maestra rinviata a giudizio per presunte violenze su minori: immagini scagionano l’insegnante

POLLICA. “L’istruttoria dibattimentale sicuramente accerterà la mancanza di responsabilità penale in capo all’indagata”. Lo dicono gli avvocati Caterina Mastrogiovanni e Loreto D’Aiuto, legali della maestra della scuola dell’infanzia “Congregazione delle Suore Francescane dei Sacri Cuori” di Acciaroli, rinviata a giudizio per presunte violenze su minori.

Il procedimento penale trae origine dagli esposti dei genitori di tre bambini, costituitisi poi parte civile in udienza preliminare, per fatti risalenti ad oltre due anni fa. Un primo vaglio della vicenda è stato effettuato ad aprile 2014 dal GIP di Vallo della Lucania – dott.ssa Campanile – allorché il PM ha chiesto la misura cautelare della sospensione dall’esercizio della professione per l’indagata. In quella occasione il Giudice ha rigettato la richiesta sul presupposto della scarsa afflittività delle condotte in quanto, come si legge nell’ordinanza del 13 ottobre 2014, “emerge dagli atti che le condotte poste in essere dall’indagata non appaiono espressione dell’intenzionalità di vessare gli allievi ma di educarli e di conseguire gli obiettivi didattici prefissati”.

“Ciò – precisano gli avvocati – evidenzia la scarsa rilevanza penale di episodi sporadici e caratterizzati dalla volontà dell’insegnante di correggere ed educare una classe ribelle e turbolenta, con bambini di tre-quattro anni intenti a picchiarsi e a farsi dispetti violenti come le stesse intercettazioni video mostrano”. “Va sottolineato inoltre – aggiungono i legali – che dalle stesse immagini emerge il profilo di una insegnante non vessatrice e violenta ma amorevole e attenta a svolgere al meglio il proprio ruolo educativo, sia nell’elogiare gli alunni meritevoli che nell’invitare i meno disciplinati al rispetto delle regole. Una maestra, va precisato, che insegna nella scuola pubblica da vent’anni, in 9 plessi con 255 alunni, conseguendo elogi ed encomi”.

Negli atti, inoltre, non vi è menzione di lesioni, nella specie graffi e lividi, a carico dei minori, né le stesse sono state documentate con certificato medico o riferite dai genitori negli esposti. “L’istruttoria dibattimentale sicuramente accerterà la mancanza di responsabilità penale in capo all’indagata”, concludono gli avvocati Mastrogiovanni e D’Aiuto.

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