Cilento: soppressione del 118 determinerà un peggioramento della qualità delle prestazioni

Luisa Monaco

Altri comuni esprimono parere contrario alla soppressione del 118 di Vallo della Lucania

CASALETTO SPARTANO. Cresce ancora  il numero dei comuni che hanno ufficializzato il loro ‘no’ alla soppressione del 118 di Vallo della Lucania che andrebbe unito a quello di Salerno. Anche dal sud del comprensorio arrivano proposte in difesa della centrale operativa vallese. Il comune di Casaletto Spartano, infatti, ha approvato una delibera di giunta in tal senso.
“Tale nuova organizzazione del sistema di emergenza, concepito senza il coinvolgimento degli operatori del settore e delle Associazioni mediche che operano sul territorio – si evidenzia nell’atto dell’esecutivo guidato da Giacomo Scannelli – non tiene conto della vasta estensione della Provincia di Salerno, la presenza di tanti piccoli borghi e la deficienza del sistema viario”. Ciò implica la necessità di avere un sistema di soccorso efficacie ed effiente. Tale è quella di Vallo della Lucania, che si pone al quinto posto tre le otto centrali della Campania come numero di chiamate di soccorso pervenute”.

Dal comune di Casaletto Spartano evidenziano che ad “ipotetici risparmi” rischia di fare da contraltare “un indubitabile peggioramento della qualità delle prestazioni, a causa del vasto ed enorme territorio da servire e garantire”. “In Italia circa 20 centrali 118 hanno popolazione inferiore a quella di Vallo della Lucania, e per questo, dalla legge 2/94 al decreto 49 tutti gli Amministratori regionali, delle varie Giunte che si sono succedute in un ventennio, hanno sempre provveduto a garantire in provincia di salerno n. 2 centrali Operative”, evidenzia l’amministrazione comunale di Casaletto Spartano.

Di qui la decisione di esprimere parere contrario alla soppressione della centrale operativa del 118 e la richiesta di modificare la legge regionale che prevede una sola centrale in Provincia di Salerno. Inoltre viene proposto di “inquadrare tutto il sistema di Emergenza nei 2 Dipartimenti provinciali previsti dal decreto n. 49 che, con la dovuta attenzione preferenziale dell’ASL Salerno in termini di risorse umane e acquisizioni tecnologiche, realizzeranno i percorsi previsti dalla predetta legge, in modo da garantire in maniera eguale le prestazioni sanitarie di emergenza a tutti i cittadini della Provincia; di attuare immediatamente , come previsto dalla normativa dei DIE ( Dipartimento Integrato di Emergenza territoriale): DIE 1 interaziendale (AO San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona-ASL Salerno) e DIE 2 interaziendale ( territorio a SUD della Provincia di Salerno); infine di riorganizzare il sistema emergenza –urgenza territoriale rispettando il decreto 49 ed il Piano Attuativo Aziendale.

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