L’arma segreta del D-Day, recuperata nel mare di Paestum, tornerà a casa

Redazione Infocilento

Il carroarmato speciale che gli americani tentarono di portarsi via senza riuscirci, era da tempo esposto in un museo della provincia di Latina

Maggio 2002. E’ sabato 18. Dal mare antistante le coste di Paestum affiora un pezzo di storia della Seconda guerra mondiale. Giaceva a 24 metri di profondità.

E’ un carro armato speciale, lo Sherman DD, un mezzo blindato che gli americani hanno provato a portarsi via senza riuscirci. E’ l’ arma segreta che nel ’44 Eisenhower impiegò nel D-Day, durante lo sbarco in Normandia. Pesa 40 tonnellate e il 18 maggio del 2002 veniva recuperato con un’ operazione eccezionale.

Da allora, per oltre 10 lunghi anni, il carrarmato dopo essere stato restaurato, è stato esposto nel museo storico di Piana delle Orme a Borgo Faiti, in provincia di Latina. Di questi esemplari ce ne sono soltanto tre al mondo. Da quando è stato trasferito nel latinense, Salerno non ha mai smesso di sperare di poterlo riavere, esposto sul suo territorio.

Ad alzare la voce contro quello che egli stesso definì uno ‘scippo’ fu innanzitutto Luigi Chiaese, il sub che lo avvistò la prima volta. Poi Angelo Frattini, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minorenni di Salerno,  prese a cuore le sorti della vicenda avviando un procedimento per la restituzione del mezzo a Salerno che fu archiviato. Successivamente, però, è stata l’Avvocatura dello Stato ad avviare una causa civile contro Piana delle Orme. Risultato: il bene è stato ritenuto di interesse culturale e potrà tornare a Salerno, magari presso il Museo dello Sbarco.

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