Strada Provinciale chiusa e gli autobus non passano, studenti a piedi

Arturo Calabrese

Primo giorno di scuola amaro per alcuni studenti cilentani

PERITO. Non si placano le polemiche dopo le parole del vescovo di Vallo della Lucania, Ciro Miniero, che ha definito il Cilento una terra martoriata. Ha alzato la voce anche il presidente della Provincia Giuseppe Canfora, sostenendo che è stato fatto tutto il possibile, ma le emergenze nel Cilento sono ancora tante. In particolare il Cilento interno soffre per la viabilità, tra strade dissestate, chiuse, franate e in alcuni casi che non esistono più. Esempio clamoroso è quanto accade da anni nel comune di Perito. Ieri mattina gli studenti che risiedono nel capoluogo del centro cilentano, e che dovevano recarsi presso i rispettivi istituti scolastici per il primo giorno di scuola, non hanno potuto usufruire di mezzi di trasporto pubblico perché la Strada provinciale 56/a risulta interdetta al traffico. Il provvedimento è della Provincia di Salerno e risale a circa 6 anni fa. «Anche questa è un’emergenza della viabilità del nostro Cilento – spiega Edmondo Lava, consigliere di minoranza e già sindaco di Perito per circa 20 anni – tutti i giorni viviamo un’assurda problematica legata all’interdizione di questa importante arteria di collegamento. La 56/a collega Perito alla frazione di Ostigliano e al comune di Orria ma, essendo stata chiusa dalla Provincia, isola del tutto il capoluogo. Il disagio è aumentato dal fatto che i mezzi pubblici non possano transitarvi, rendendo difficoltoso per i tanti studenti e per chi non ha un mezzo proprio recarsi a suola, a lavoro, dal medico. La Provincia dunque – aggiunge – ha interrotto un pubblico servizio ai danni della popolazione». Lava si schiera a favore di Monsignor Miniero e sposa le parole dell’ecclesiastico: «Ha ragione Sua Eccellenza a denunciare la situazione in cui versa la viabilità cilentana, una situazione al limite che in alcuni casi tocca grandi vette di assurdità, come per Perito». Parte poi l’affondo: «Chi di dovere non fa nulla affinché le cose cambino. Siamo abbandonati e isolati dal resto del Mondo». Il primo cittadino Antonello Apolito, rieletto quasi a furor di popolo a capo del comune nella tornata elettorale del 5 giugno, fa sapere che sono state diverse le azioni portare avanti dalla propria amministrazione: «possiamo fornire una lunga cronistoria delle nostre battaglie – spiega – ma od oggi non si sono visti risultati. Continueremo a lottare duramente affinché ci sia restituito un importante diritto».

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