Sindacati scrivono ad Asl e Regione: ‘no alla soppressione del 118 a Vallo della Lucania’

Redazione Infocilento

Per la centrale operativa del 118 di Vallo della Lucania è prevista la fusione con quella di Salerno

Il piano di riordino della rete ospedaliera del maggio scorso ha disposto la fusione del 118 di Vallo della Lucania (presso l’ospedale San Luca) e quello di Salerno (presso il Ruggi d’Aragona). La centrale unica sarà quindi presso il nosocomio salernitano. La Uil, tramite il proprio segretario provinciale alle politiche sanitarie Biagio Tomasco, ha chiesto però una deroga di quanto disposto.

“Tale richiesta – spiegano dal sindacato – scaturisce essenzialmente da due considerazioni, ovvero la peculiare conformazione del territorio a sud della provincia di Salerno e la mancata attivazione delle reti dell’emergenza per le patologie tempo dipendenti”. “Se tutte le reti dell’emergenza fossero attivate – evidenzia Tomasco – una centrale operativa unificata avrebbe certamente più senso, ma tanto, allo stato dell’arte, non è, e quindi il discorso di mantenere aperta la COT 118 di Vallo della Lucania si incardina essenzialmente ed unicamente su questo punto, anche in virtù della richiamata e particolare conformazione oro geografica del territorio, che sommata allo stato deplorevole dei tratti viari, impedisce un rapido intervento degli equipaggi in soccorso del cittadino – utente”.

Dal sindaco sottolineano che la centrale operativa del 118 di Vallo della Lucania serve già un territorio esteso e popoloso, ben al di sopra di molte altre centrai operative in Italia. Inoltre il 118 svolge importanti attività: controlla ed indirizza il soccorso in base a specifici e dettagliati protocolli operativi, attivati su utenza registrati; Gestisce Trasferimenti Urgenti e Trasferimenti Non Urgenti; Effettua, più volte al giorno, la ricognizione dei posti-letto disponibili nei vari presidi del territorio di competenza; è coinvolta nel trasferimento primario in quanto il protocollo di Centrale prevede la chiamata all’arrivo sull’evento e la chiamata del team-leader per ricevere l’indicazione sulla destinazione. Successivamente la Centrale allerta anche il Pronto Soccorso; gestisce l’attivazione in reperibilità dei medici del Dipartimento di Salute Mentale, coordina tutti gli enti di supporto ( forze dell’ordine, vigili del fuoco, autorità Comunali e tutto quanto serve a tale scopo, cosa certamente non agevole e richiedente la massima professionalità a causa della ridotta operatività (alba-effemeridi ) dell’Eliambulanza e di altre criticità generali. A ciò va aggiunto che il territorio a sud della Provincia di Salerno, nel periodo estivo vede il quintuplicarsi delle presenze per le vacanze estive; questo incide moltissimo sulla mole di lavoro svolto dalla centrale, che oltre a svolgere la quotidianità dei soccorsi deve gestire un amento di richieste a parità di personale.

Di contro, precisano dalla Uil, si ha una centrale del 118 come quella di Salerno che gestisce un’area già estesa, che è oberata di lavoro.

“La Centrale di Salerno – spiega Tomasco – è già ora al 1° posto come attività e la Centrale di Vallo è al 6° posto tra le 8 Centrali della Campania e questo dato indica più di ogni altra elucubrazione mentale che è assurdo ipotizzare una sola Centrale Operativa 118, tra l’altro in carico all’ASL, in assenza delle richiamate reti tempo dipendenti. Si dovrebbe ipotizzare un organico infermieristico di 6 unità a turno e quindi vanificare ogni ipotetico risparmio e raggiungere l’unico risultato di peggiorare il servizio senza ridurre i costi e determinare solo una ulteriore mortificazione di due terzi del territorio provinciale. Tra l’altro attualmente la Centrale 118 di Vallo ha un’operatività superiore ad altre 2 Centrali della Regione Campania e la sua messa in discussione dovrebbe coinvolgere tutta l’attuale organizzazione regionale del Servizio 118. Circa poi l’affermazione che la Centrale avrebbe il comando di tutti gli uomini ed i mezzi del Sistema tale affermazione ignora che da sempre ogni evenienza maxi emergenziale ha avuto immediatamente totale disponibilità da Nocera, Salerno e Vallo della Lucania e denota, invece, anche nei termini adoperati mancanza di sobrietà e di rispetto di una organizzazione complessa, realizzata col supporto di tante professionalità e indirizzata al solo obiettivo della solidarietà umana e del qualificato, ma rispettoso conforto sanitario”.

“La presenza di due Centrali operative 118 in provincia di Salerno – conclude il segretario Uil – è sempre stata prevista dalla Regione Campania dalla L.R. 2/94 ad oggi: ciò è avvenuto in considerazione del notevole ambito territoriale vasto oltre 3000 Km quadrati in un habitat comprendente 94 Comuni a popolazione sparsa e con una considerevole difficoltà della precisa localizzazione del soccorso, fattore quest’ultimo che non si può migliorare in tempi brevi, data l’attuale realtà di grave carenza delle radiotrasmissione in provincia.
Le 2 centrali adotterebbero la medesima operatività funzionale, attuerebbero gli stessi protocolli in un’ottica unitaria provinciale, realizzerebbero percorsi sanitari simili, garantirebbero il rispetto delle reti previste per i pazienti, ma rappresenterebbero un miglioramento in termini di efficacia e di efficienza rispetto all’ipotesi di una sola centrale a ragione della migliore conoscenza del proprio ambito e della ripartizione della loro notevole attività. Le 2 centrali rappresenterebbero, poi la migliore garanzia di funzionalità per gli utenti, gli operatori turistici e per gli stessi amministratori locali nei 4 mesi estivi quando tutta la provincia è interessata da intensi flussi turistici, che sono la motivazione del Potenziamento Estivo del 118, che l’ASL Salerno ha sempre effettuato
Le 2 centrali non hanno costi superiori alla Centrale Unica, in quanto il numero di operatori è funzione della quantità delle richieste di soccorso, che sono le stessi sia che vi siano 2 Centrali, sia che la centrale sia unica. Il mantenimento delle 2 Centrali, infine, eviterebbe al sistema 118 il trauma derivante dalla unificazione della Centrale e quindi il 118 avrebbe maggiori garanzie di tenuta in presenza delle variazione delle postazioni periferiche di soccorso”.

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