Rutino, il sindaco era incandidabile: revocata la convalida dell’elezione

Sergio Pinto

Gerardo Immerso non poteva candidarsi, il consiglio prende atto e revoca la convalida. Al voto in primavera

RUTINO. Al momento della presentazione delle liste, Gerardo Immerso non poteva candidarsi alla guida di una compagine alle elezioni comunali. Elezioni che poi Immerso ha vinto ma dopo un mese la Prefettura di Salerno ha chiesto al neo sindaco di dimettersi. Ciò non avviene perché Immerso si autosospende ma alla Prefettura la cosa non piace e quindi il Consiglio Comunale, dopo aver votato favorevolmente la sospensione volontaria, torna sui suoi passi e nell’assise che si è tenuta ieri ha revocato la convalida dell’elezione del 5 giugno.

Al momento il comune è in mano al visindaco Michele Ferraro che può reggerlo fino alle elezioni della prossima primavera. Il futuro di Rutino è, però, incerto: il Prefetto potrebbe anche commissariare il comune condannandolo ad un periodo di nulla amministrativo, oltre alla perdita di fondi e di soldi per le casse comunali. Dopo circa due mesi dal voto, Rutino è nuovamente in una campagna elettorale che si preannuncia, visti i precedenti, molto accesa e senza esclusione di colpi. A farne le spese, come sempre, sono i cittadini.

Ma di chi è la colpa di tutto ciò? Ai posteri l’ardua sentenza, scrisse Manzoni… 

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