Cilento, con l’estate cittadini costretti a fare i conti con continue carenze idriche

Ernesto Rocco

Disagi sia nei comuni del Cilento e Vallo di Diano per le continue carenze idriche. I cittadini: “Viviamo disagi da terzo mondo”.

VALLO DELLA LUCANIA. Torna la stagione estiva e con essa anche i problemi idrici. Sempre più spesso, infatti, cittadini e turisti lamentano sospensioni della fornitura d’acqua, talvolta improvvise, che determinano non pochi disagi. La problematica è avvertita con la medesima intensità sia nelle località costiere che nei comuni interni, sovente a seguito di guasti a vecchie condotte idriche ormai colabrodo. Già la scorsa estate i vertici del Consac, il consorzio che gestisce la rete idrica in quarantotto comuni del Cilento e Vallo di Diano, evidenziarono che «lo stato della condotta del Faraone è tale che le interruzioni dovute a perdite saranno sempre più frequenti, improvvise ed inevitabili, e coinvolgeranno anche aree non particolarmente interessate nel passato da rotture». Per risolvere il problema sarebbe necessario un intervento sulle tubature per circa sei milioni di euro. In attesa dei fondi, però, «sono già in corso dei piccoli lavori per la sostituzione di alcune parti della condotta» precisa Gennaro Maione, da pochi giorni eletto presidente del consorzio. Intanto i cittadini continuano a riscontrare disagi. Soltanto ieri gli utenti di Auletta, Vibonati, Torre Orsaia, Montecorice, San Rufo e Sassano sono rimasti senz’acqua. «Siamo nel 2016 – denuncia una turista che risiede a Galdo – eppure viviamo disagi da terzo mondo». A farle eco i cittadini di molte altre località del territorio. A Perdifumo il consigliere Nazario Matarazzo ha invitato l’amministrazione comunale ad acquisire delle autobotti per alleviare i disagi della popolazione e ad adottare un regolamento per il servizio idrico. I problemi non sono soltanto nei comuni legati al Consac, ma anche in quelli sotto la gestione Asis. Lunedì la necessità di intervenire su un guasto ha lasciato numerosi comuni a secco. In alcuni di questi, però, le interruzioni non sono un evento straordinario: «Nel centro storico di Agropoli – denuncia un imprenditore – in alcuni giorni l’acqua non arriva o arriva con una pressione molto bassa. Se si vuol fare turismo questi disagi non dovrebbero sussistere» .

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