Vallo della Lucania, caos Pd: Ruocco lascia la carica di segretario del circolo

Sergio Pinto
Riccardo Ruocco, segretario del Partito Democratico di Vallo della Lucania

Riccardo Ruocco lascia: “Ora bisogna avere la capacità di voltare pagina”. Polemiche sulla nascita del gruppo Pd in consiglio comunale.

Ancora polemiche a Vallo della Lucania all’interno del Pd. La sonora sconfitta alle ultime elezioni del referente Nicola Botti, in parte determinata dalle spaccature interne agli ambienti, non è servita da lezione. Così, a margine dell’ultimo consiglio comunale, ecco scoppiare l’ennesima polemica che ha portato ora alle dimissioni del segretario del circolo Riccardo Ruocco.

A far discutere la decisione di Nicola Botti e Francesca Serra di dar vita in seno al consiglio comunale del gruppo del Partito Democratico. Una scelta contestata dal presidente dell’assemblea degli iscritti, Cristiano De Cesare, perché avvenuta all’insaputa del circolo.

“Per la prima volta a Vallo viene costituito un gruppo consiliare del Pd e qualcuno parla di fatto grave Siamo veramente all’assurdo, alla schizofrenia più completa” ha tuonato Ruocco. “Qualcuno – aggiunge – si è ricordato di essere dirigente del Pd Vallese solo ad elezioni finite, solo dopo aver remato contro ed ostacolato in tutti i modi il proprio partito prima e durante la campagna elettorale; poi in seguito ad un miracoloso ritorno di memoria, la fenomenale intuizione, dopo queste premesse, di richiedere la convocazione di un direttivo per analizzare il voto e per adottare provvedimenti”
“Ora bisogna avere la capacità di voltare pagina – precisa l’ormai ex segretario del circolo – costruire un Pd che si migliora, un Pd forte, credibile e responsabile che sappia ripartire dalle cose positive, ossia dai consensi ottenuti , dai consiglieri che hanno costituito il gruppo del Pd e dal sostegno ricevuto in campagna elettorale dai rappresentanti istituzionali del Pd locale, regionale e nazionale”.
“Per qualcuno – conclude Ruocco – tutto ciò è grave forse perché qualche fusione politica di prospettiva… si complica , per molti di noi è l’inizio di un una nuova sfida nell’interesse del partito,  per tenere a debita distanza chi lo usa come un autobus dal quale salire e scendere a seconda della convenienza”

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