La Cappella di Sant’Elena torna al suo antico splendore | FOTO

Katiuscia Stio

Restaurata la Cappella dedicata alla Santa patrona, originaria proprio del Cilento

LAURINO. La Cappella di Sant’Elena è tornata al suo antico splendore. Una cerimonia di inaugurazione l’ha riaperta al pubblico dopo i lavori di restauro.
La cappella in oggetto, secondo la tradizione, venne edificata laddove sorgeva la casa natale della santa. I lavori di ristrutturazione rientravano nel Piano di Azione e Coesione, circa 240mila euro, in cui sono compresi l’allestimento di una mostra di architettura rurale ed alcuni eventi musicali in programmazione. «Un altro importante tassello è stato messo nel nostro meraviglioso mosaico che ci accingiamo a completare» ha affermato il sindaco Romano Gregorio durante la cerimonia inaugurale. I lavori per la Cappella sono stati suddivisi in due lotti, il primo riguardava strettamente la parte strutturale , la seconda il recupero degli affreschi. «In un anno abbiamo ridato decoro alla Cappella della nostra amata Santa». La Cappella risale ai primi del 1700 ed è una costruzione molto semplice. Della stessa epoca è la statua lignea che raffigura la santa che si trova al suo interno; ad arricchire e dar pregio al luogo, sono le scene raffiguranti Elena in vari momenti della sua vita rappresentate nelle volte. La devozione verso Sant’Elena, in paese si manifesta in più occasioni durante l’anno. A Maggio, un carro trainato da buoi porta in processione l’urna contenente le reliquie della Santa; evento raro, considerato che, l’urna lascia occasionalmente la sua collocazione. Il rituale calca l’antica leggenda, secondo la quale, al ritrovamento del suo corpo, più paesi ne rivendicarono la proprietà. La risoluzione della contesa fu affidata ad un carro di buoi. Gli animali si misero in marcia e si diressero verso Laurino, confermando la volontà della giovane Santa di dimorare nella sua città natale. Ogni 22 Maggio si ripete la tradizione che, in passato, si contornava di grande fasto. In diversi angoli del paese le “focare” annunciavano la festa e illuminavano il passaggio del corteo processionale.

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