Elezioni 2016 a Castellabate, Di Biasi attacca Lo Schiavo: incoerente e inaffidabile

Scoppia la polemica per la candidatura a sindaco di Alessandro Lo Schiavo. A puntare il dito Marco Di Biasi che con lui aveva fondato il gruppo consiliare di Forza Italia.

Di Redazione Infocilento

Scoppia la polemica per la candidatura a sindaco di Alessandro Lo Schiavo. A puntare il dito Marco Di Biasi che con lui aveva fondato il gruppo consiliare di Forza Italia.

Si fa accesa la campagna elettorale a Castellabate. A suscitare malumori la decisione di candidarsi a sindaco di Alessandro Lo Schiavo, già vicesindaco del comune costiero e attualmente capogruppo d’opposizione. Ad alzare i toni Marco Di Biasi, anche lui consigliere comunale, che definisce “incoerente” il comportamento del suo collega.

“Insieme abbiamo formato, il 28 giugno 2014, il gruppo consiliare denominato Forza Italia per distaccarci in maniera chiara dalla restante minoranza, aprendo così un nuovo scenario politico”, spiega Di Biasi.
“Sia io che il Consigliere Lo Schiavo – aggiunge – credevamo fermamente in questo percorso, ne sono la dimostrazione le diverse partecipazioni dello stesso a cerimonie pubbliche ed inaugurazioni a fianco del Sindaco oltre che le sue nette prese di posizione con i cittadini volte a discreditare alcuni consiglieri di minoranza tanto da disertare riunioni ed incontri con gli stessi e cominciare una personale campagna elettorale annunciando il suo ingresso in lista con la maggioranza”.

Questo “legame” con l’amministrazione comunale, però, si sarebbe all’improvviso rotto poiché Lo Schiavo “in gran segreto, avvicinato da qualche “saggio” il quale gli offriva la poltrona di sindaco, dimenticava il percorso intrapreso e accettava per il solo miraggio di anteporre interessi personali”

“Tali comportamenti mi lasciano interdetto”, dice Di Biasi. “Comunque – aggiunge – da persona obiettiva e seria terrò fede agli impegni umani e politici presi con il Sindaco Spinelli, con il quale condivido programmi e strategie per la prossima legislatura, che Lo Schiavo pur avendoli per primo condivisi con notevole ambiguità ha annullato per pura ambizione”.

“Questo è colui che oggi vuole proporsi a Sindaco – conclude il consigliere comunale – ossia una persona inaffidabile che ancora oggi non ha capito cosa fare, che ha giudicato in malo modo persone con le quali si trova a condividere una campagna elettorale, che ha abbandonato e allontanato le persone che gli sono stati leali e non è capace di portare avanti degli impegni in quanto si concede al miglior offerente”.

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