Due persone sono state fermate dai carabinieri: sono ritenute responsabili di aver trafugato dagli ospedali cilentani dei farmaci salvavita per un valore di 150mila euro
Nella prime ore della mattinata, al termine di una complessa ed articolata attività di indagine, i carabinieri della Compagnia di Vallo Della Lucania agli ordini del Tenente Malgieri Mennato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vallo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di due persone, accusate di aver perpetrato più furti aventi ad oggetto farmaci.
L’attività d’indagine, iniziata verso la fine del 2013, ha preso vita da una serie di denunce presentate da personale medico per il patito furto di cospicui quantitativi di farmaci, d’ingente valore economico, rubati presso diverse farmacie-magazzino situate all’interno dei presidi ospedalieri di Vallo della Lucania, Agropoli, Capaccio, Roccadaspide e Sapri.
Farmaci trafugati cosiddetti “salvavita” che, oltre al loro valore economico, sono ritenuti di grande interesse sociale poiché di rilevante importanza per la cura di malattie specifiche e specialistiche.
Da quanto rappresentato appariva evidente che il fenomeno non poteva essere considerato un fatto casuale o estemporaneo, ma il frutto di una attività illecita posta in essere nel tempo da più persone.
Immediatamente i militari della locale Stazione Carabinieri diretti dal Maresciallo Salvatore Sergi ponevano in essere attività volte ad accertare i fatti descritti e individuare i responsabili, attraverso una serie di attività tecniche e servizi mirati, particolarmente complessi e difficili vista la tipologia del reato e soprattutto il contesto operativo.
L’indagine ha consentito di appurare come D.L.F. ed L.P. si rendevano responsabili dei furti patiti da diverse farmacie del Cilento riscontrando una particolare continuità, stabilità ed intensità, evidenziandosi attraverso una cospicua serie di delitti nello specifico furto dei farmaci.
La stima del valore dei farmaci trafugati ed illecitamente immessi nel mercato emersa dall’indagine tutt’ora in corso è di oltre 150.000,00 Euro.