Antenna Wind a Buonabitacolo: allarmismo inutile? Rinaldi replica a Petrizzo

Filippo Di Pasquale

Botte e risposta tra Vincenzo Petrizzo, delegato per l’installazione delle antenne Wind a Buonabitacolo e il sindaco Elia Rinaldi.

Botta e risposta tra Vincenzo Petrizzo, consigliere comunale di Padula e consulente per l’installazione delle antenne nel Vallo di Diano ed il sindaco di Buonabitacolo Elia Rinaldi.

Petrizzo, infatti, aveva accusato il comune di aver avviato una “campagna di allarmismi” attorno al ripetitore della Wind che dovrebbe essere installato in località Pennino. “Un mese fa – ha spiegato – abbiamo avuto un incontro con sindaco e comitati dando la massima disponibilità a risolvere la questione ma abbiamo avuto la massima chiusura della controporte”. Petrizzo, inoltre, ricorda che la questione dell’antenna era nota già dal 2013 e accusa le varie forze politiche di aver speculato sulla questione facendo campagna elettorale.

La risposta del primo cittadino Elia Rinaldi non si è fatta attendere. In merito al tentativo di “dialogo”, il sindaco di Buonabitacolo precisa che “In quell’occasione ci furono prospettate due ipotesi economicamente e tecnicamente non sostenibili, altrimenti non avremmo perso tempo ad accettare una soluzione in grado di mettere fine a questo calvario”.

Rinaldi ha poi precisato che “I cittadini non sono in alcun modo contrari all’innovazione tecnologica, purché sia rispettosa dell’ambiente e della salute. Partendo da questa volontà manifestata dai buonabitacolesi ho chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico Guidi, al Governatore della Campania De Luca e all’Assessore regionale all’Innovazione Fascione di escludere Buonabitacolo dalla lista dei Comuni della Campania da coprire attraverso le antenne telefoniche e di inserirlo tra quelli da coprire mediante la connettività in fibra ottica e via cavo”.

Infine, su presunte strumentalizzazioni della vicenda a fine elettorali, il sindaco di Buonabitacolo ricorda che “Da quando siamo stati eletti abbiamo affrontato la situazione soltanto da un punto di vista legale e istituzionale, senza fare proclami e pubblicità. Anche perché i veri protagonisti di questa circostanza sono soltanto i tantissimi cittadini che, nonostante le rigide temperature di questi giorni e da circa due mesi, stanno presidiando in località Pennino per impedire l’installazione delle antenne telefoniche. Soltanto persone veramente legate da un sentimento profondo verso il proprio paese possono resistere a queste condizioni”. “Pertanto – conclude Rinaldi – eviterei di preoccuparmi troppo delle passerelle politiche, per pensare di più a coloro che vivono con preoccupazione la vicenda, tanto da stare notte e giorno in una capanna”.

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