Comune dichiara guerra alla posidonia: ingaggiato un biologo marino

Ernesto Rocco

Le alghe spiaggiate proteggono il litorale dall’erosione ma al contempo limitano la fruibilità della spiaggia ai bagnanti. Per questo il comune dichiara guerra alla posidonia.

Il comune di Agropoli prova a trovare una soluzione al fenomeno degli accumuli di posidonia sulle spiagge. Annualmente, infatti, durante le mareggiate invernali, una gran quantità di questa pianta marina viene trasportata sulla costa costringendo l’ente a ripulire il litorale prima dell’avvio dell’estate per garantirne la fruibilità. Il problema si presenta con tutta la sua intensità sulla spiaggia della Marina dove da anni esiste un accumulo di alghe a ridosso della rupe simbolo di Agropoli.

Questo fenomeno, benché svolga un ruolo ecologico fondamentale per la preservazione dei litorali, contrastando l’erosione costiera, al contempo scoraggia la presenza dei bagnanti riducendo la fruibilità delle zone balneabili interessate dai fenomeni di accumulo. Per questo il Comune di Agropoli “ha deciso di elaborare ed attuare un piano di monitoraggio delle praterie di posidonia oceanica presenti al largo della costa, al fine di ottenere informazioni qualitative e quantitative sulla distribuzione della pianta, per interpretare al meglio un processo di gestione, che permetta di valorizzarla e di rispondere con efficacia ed efficienza alle problematiche con le quali annualmente si confronta il Comune”.

Per questo scopo ci si è affidati ad un esperto, il biologo Luigi Pappalardo, che avrà il compito di eseguire “lo studio e l’analisi preventiva del monitoraggio delle praterie di posidonia presenti al largo del litorale agropolese”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version