Goletta Verde approda a San Marco di Castellabate

Fiorenza Di Palma

Goletta Verde leva l’ancora dal porto di Acciaroli per continuare il suo tour tra i porti del Cilento. Domani sarà a San Marco di Castellabate.


Prosegue il tour di Goletta Verde nel Cilento. Il viaggio, organizzato in collaborazione con il Gac Costa del Cilento, mira a riscoprire le bellezze invernali del territorio, i suoi borghi, i prodotti tipici e per promuovere la pesca sostenibile e la biodiversità, sensibilizzare turisti, residenti e studenti sul tema della marine litter.

La prima tappa è stata Marina di Camerota, dove sono stati tantissimi gli studenti che hanno preso parte alle attività organizzate dai volontari di Legambiente, restando affascinati dalle varie attività; la seconda è stata Acciaroli. Qui sono stati organizzati mini laboratori pratici di preparazione dei piatti e degustazioni dei prodotti tipici cilentani a cura del museo vivo del mare di Pioppi. Da domani, invece, l’imbarcazione di Legambiente sarà a San Marco di Castellabate, dove resterà fino al 14 dicembre. L’ultima tappa, infine, sarà ad Agropoli.

Durante il viaggio nel Cilento, viene promosso un turismo esperienziale, che metta al centro il fare e non solamente il vedere: il progetto si propone infatti di contribuire alla valorizzazione e promozione dell’offerta ricettiva, ricreativa, culturale ed ambientale del territorio del gruppo di Azione Costiero del Cilento attraverso l’individuazione degli itinerari turistici che valorizzino i beni e le imprese presenti in loco, il patrimonio paesaggistico-ambientale, le aree verdi e le Aree Marine protette, il patrimonio artistico, storico e culturale, compresi i musei e gli scavi archeologici, le imprese di pesca-turismo ed itto-turismo e le aziende di trasformazione dei prodotti ittici. I percorsi turistici proposti prevedono la possibilità di conoscere nel dettaglio i prodotti ittici, agricoli, turistici, artigianali attraverso la possibilità di laboratori pratico-dimostrativo di produzione e trasformazione di prodotti gastronomici locali. I laboratori sono tenuti da persone del luogo che raccontano l’origine dei procedimenti e l’uso delle ricette all’interno della comunità. Un modo pratico per coltivare la memoria.

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