16 euro per dirsi addio: un altro comune introduce il “divorzio breve”

Filippo Di Pasquale

Ecco un altro comune dove ci si potrà separare al costo di 16 euro grazie al divorzio breve.

Al pari di un gesto semplice, come può essere stracciare una foto ricordo, così, con la stessa rapidità, c’è chi, aprendo il portafogli, ha preso 16 euro e ha rotto il legame coniugale. È con questa cifra, consegnata nelle mani di un Ufficiale dello Stato Civile di Palazzo di Città, che tramite l’Istituto della “separazione breve” si sono liberate del vincolo matrimoniale. Ciò è possibile grazie ad una legge del 2014 che in caso di separazione consensuale ha dato la possibilità di risolvere il rapporto matrimoniale negli uffici comunali cancellando il proprio legame con pochi euro.
L’unico “fastidio” è stato quello di dover effettuare una prenotazione in Comune per concordare quando recarsi per concludere l’accordo di separazione, non dimenticando di portate con sè la carta d’identità per cancellare l’unione e far cessare gli effetti civili del matrimonio.
I comuni stanno adottando questa pratica prevista dalla legge. Ultimo, nel territorio del Cilento e Vallo di Diano, è il caso di Petina. La giunta comunale, nella seduta dello scorso 10 ottobre, ha provveduto ad istituire il diritto fisso (pari a 16 euro) per gli accordi di separazione consensuale. Il prezzo potrà essere pagato tramite conto corrente intestato alla tesoreria del comune.

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