I lavoratori della Yele? «Degli eroi»

Redazione Infocilento
Giovanni Basile

Niente stipendi per i dipendenti della Yele, è polemica. Dall’associazione Camelot di Agropoli pronti ad intervenire a tutela degli operai.

La proroga della Yele, la società che si occupa del ciclo dei rifiuti nel Cilento, avvenuta lo scorso gennaio non è servita ad altro che a prorogare l’agonia dei suoi dipendenti. Ne è certo Giovanni Basile, presidente dell’associazione Camelot, che manifesta numerose perplessità sulla situazione della società e del Consorzio Rifiuti Salerno 4

«La Yele – denuncia Basile – sarebbe in ritardo nel pagamento di diverse mensilità ed in altri casi non avrebbe pagato, relativamente ad alcuni suoi dipendenti, le spettanze a società finanziarie per la cessione del quinto dello stipendio che risulterebbe comunque trattenuto in busta paga».

«Di fatto – spiega l’avvocato agropolese – non solo non verrebbe pagato lo stipendio al lavoratore, ma questi, nel caso in cui avesse fatto un finanziamento, si troverebbe la busta paga decurtata della somma della rata che non sarebbe stata poi versata all’istituto di credito».

«Mi giungono notizie che ad alcuni lavoratori della Yele – aggiunge – le società che hanno erogato i finanziamenti minacciano di recuperare i crediti. Oltre il danno anche la beffa».

«Le famiglie non ce la fanno più. Il timore di perdere il posto di lavoro lega le mani dei lavoratori che, non fanno proteste, ma eroicamente svolgono tutti i giorni i loro lavoro», evidenzia Basile che poi annuncia: “Nei prossimi giorni solleciterò il Presidente della Yele S.p.A., Dott. Ametrano Marcello e le principali sigle sindacali affinché si prendano provvedimenti urgenti al fine di risolvere definitivamente i problemi dei dipendenti. Se accordo non vi sarà, la popolazione, gli utenti, si dimostreranno solidali nei confronti di chi, eventualmente, prenderà la decisione di sospendere la raccolta rifiuti».

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