Negato l’accesso al Santuario, il Cilento perde un’antica tradizione

Ernesto Rocco

Il Cilento, scrigno di storia, tradizioni, fede e folklore, rischia di perdere una delle sue tradizioni più antiche: il pellegrinaggio alla Madonna della Sala.

Ogni anno, l’8 settembre, la comunità di San Mauro Cilento festeggia la solennità della Vergine della Sala con una suggestiva cerimonia che si svolge in una cappella sita in un’area periferica, dove un tempo esisteva un insediamento longobardo. La comunità locale è da sempre stata legata a questo importante momento che univa fede e tradizione e che per la prima volta, dopo decenni, quest’anno non è stato possibile celebrare.

L’area dove insiste il santuario, infatti, è privata e il proprietario ha negato l’accesso per lo svolgimento dell’antico rituale, interrompendo di fatto una tradizione decennale.

“Si rischia di perdere la storia, la memoria, la fede e la cultura di un popolo”, tuonano da San Mauro Cilento, “Questo è uno schiaffo alla nostra identità”. Tante le proteste da parte dei cittadini che ora chiedono all’amministrazione comunale di intervenire e farsi da mediatrice per evitare che anche negli anni futuri un evento radicato nella storia del paese possa andare perso.

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