Caos maltempo: “Il Cilento ha bisogno di una rete di pluviometri”

Filippo Di Pasquale

La perturbazione dello scorso 16 agosto, che ha causato danni da Palinuro a Salerno, ha messo in evidenza i limiti di un territorio in presenza di fenomeni temporaleschi.

I disagi, causati principalmente dalla scarsa manutenzione, secondo gli esperti potevano essere limitati grazie ad una rete di pluviometri in grado di analizzare la situazione ed eventualmente lanciare l’allarme.

“Una rete di pluviometri in grado di registrare il quantitativo di pioggia caduta ogni 3 minuti può agevolmente consentire di individuare l’inizio del nubifragio che può causare l’innesco di flussi di piena nei fondo valle che possono invade alcune vie dell’area urbana”, spiega il geologo Franco Orolani.

“Questo sistema – evidenzia il professore universitario – è l’unico attualmente che potrebbe, almeno, garantire la sicurezza degli abitanti delle aree urbane che periodicamente sono interessate da nubifragi rilasciati da cumulonembi”.

“Purtroppo – sottolinea Ortolani – si registra una inspiegabile arretratezza culturale circa la difesa dei cittadini”.

Attualmente, invece, nessun sistema istituzionale è ancora in grado di intercettare sul nascere i nubifragi e, conclude il professore dell’Università Federico II “Si aspetta che l’evento piovoso faccia il suo corso affidandosi a ‘speriamo che io me la cavo'”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version