Vicenda Remo Pastena: il giorno dopo

Arturo Calabrese

RUTINO. Si è conclusa ieri nel migliore dei modi la vicenda di Remo Pastena. L’87enne scomparso da casa domenica sera, è stato ritrovato e tratto in salvo intorno alle 20:00, quando ormai le speranze erano ridotte ad un lumicino. Quattro volontari,   Daniele Botticchio, Michelangelo Criscuolo, Roberto Criscuolo e Christian Di Mieri, hanno dapprima rinvenuto le calzature dell’uomo e poi lo stesso anziano impigliato tra i rovi.

In pochi minuti gli uomini dell’ambulanza sono giunti sul posto, a circa 2 km dal luogo dell’ultimo avvistamento, hanno imbragato Remo, le cui condizioni sono parse subito non critiche e tutto sommato discrete, e lo hanno trasportato nel veicolo. Felicità è stata espressa da tutti, dai Vigili del Fuoco che hanno coordinato le operazioni di ricerca, i Carabinieri della locale stazione, il vigile urbano di Rutino, la Portezione Civile e i tanti volontari che hanno partecipato. “Voglio ringraziare tutti – dice Remo Pastena, nipote e omonimo dell’anziano – tutti coloro che si sono impegnati giorno e notte in questi due giorni. È stato un incubo, ma non ci siamo mai sentiti soli”. Un pensiero poi alla tenacia e alla resistenza dell’87enne: “Nonno è una roccia, non poteva finire diversamente!”. Soddisfazione viene anche espressa dall’amministrazione guidata da Michele Voria, sempre in prima linea anche con aiuti fattivi. Tanti i messaggi di auguri arrivati alla famiglia: “Grande Remo!”, “Ci vediamo presto”, “Sei forte”, “Tutto bene quel che finisce bene” Nella serata di ieri, dopo il ritrovamento dell’anziano, a Rutino si respirava aria di festa. La festa per una notizia attesa, sperata, sofferta. La festa per un piccolo miracolo. La festa per una tragedia scampata.

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