Censimento alberi monumentali, il Codacons Vallo di Diano: “Comuni rendano noti gli elenchi”

Comunicato Stampa

Lo scorso ottobre il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha emanato un decreto per istituire un elenco degli alberi monumentali d’Italia. I Comuni italiani, entro il 31 luglio 2015, avrebbero dovuto effettuare il censimento degli alberi monumentali ricadenti nel territorio di propria competenza; entro il 31 dicembre di questo stesso anno, le Regioni dovrebbero poi provvedere a redigere gli elenchi sulla base delle proposte provenienti dai Comuni.

Ma cosa si intende per «albero monumentale»?

Un albero monumentale è un albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l’albero secolare tipico, che possa essere considerato come raro esempio di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico. I filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, come quelli inseriti nei centri urbani, possono ricadere entro questa definizione. Infine, possono essere considerati “monumentali” gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.

Molti comuni, fin ora, non hanno risposto positivamente alle direttive del ministero. Nelle scorse settimane polemiche per la mancanza d’attenzione alla tematica si erano sollevate dal Golfo di Policastro. Ora è il Codacons nel Vallo di Diano ad intervenire sul tema.

“Si spera che i Comuni del Vallo di Diano abbiano tutti approntati gli elenchi relativi agli alberi monumentali del comprensorio, dando così prova di sensibilità nei confronti dei beni ambientali e paesaggistici del nostro territorio”, ha detto il responsabile Roberto De Luca. “Sarebbe bene – ha aggiunto – che le stesse Amministrazioni rendessero noti ai cittadini gli elenchi degli alberi monumentali reperiti sul territorio di propria competenza”. “In questo modo – conclude – il cittadino potrebbe apprezzare, dai dati che verranno forniti, la sensibilità di ciascuna Amministrazione nei confronti dei beni ambientali di pregio presenti sul territorio”.

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