Sapri, tensione in consiglio: la minoranza abbandona l’aula per protesta

Filippo Di Pasquale

Si fa sempre più caotica la situazione politica a Sapri. La mancata nomina del vicesindaco, dopo le dimissioni di Marco Martorano, continua a sollevare polemiche. Dopo le critiche piovute sul primo cittadino Giuseppe Del Medico tramite dei manifesti affissi in città, lo scontro è arrivato in consiglio comunale con il gruppo di minoranza “Insieme per Sapri” che ha deciso di lasciare l’aula in segno di protesta.

“Siamo davvero sconcertati dall’atteggiamento del sindaco e di quello che resta della sua sgangherata maggioranza”, spiegano i consiglieri comunali in  una nota. “Come si può – si chiedono – avere tanta protervia e presentarsi ancora una volta in consiglio facendo finta di niente e con fare candido cercare di buttarsi alle spalle tutto quello che è successo nei mesi scorsi e che sta succedendo oggi in città?”

“Il consigliere delegato al turismo da tempo non siede più nei banchi della maggioranza – evidenziano i consiglieri – Non si riesce, se manca la minoranza, neppure ad assicurare il funzionamento della commissione consiliare permanente Bilancio”.

Le accuse, però, sono dirette anche il vicesindaco dimissionario che “E’ andato via sbattendo la porta sancendo così in uno con la sua incapacità, il fallimento completo della sua ex amministrazione, è andato via nel modo peggiore per la città senza cioè avere il coraggio di venire in consiglio a spiegare alla gente, non a noi consiglieri, le vere motivazioni del suo gesto”.

“Ci saremmo però augurati – prosegue la nota – che tutti questi accadimenti insieme alla constatazione che la delusione dei cittadini di Sapri è ormai diventata rabbia di fronte allo spettacolo d’inefficienza, incapacità e abbandono in cui versa la città, avesse procurato uno scatto di orgoglio e, almeno, un tentativo d’inversione di marcia e invece niente”.

“Eppure – precisano dal gruppo Insieme per Sapri – vogliamo ricordare che la nomina del vicesindaco e il reintegro della giunta sono atti istituzionali che non rientrano nella graziosa discrezionalità del Sindaco ma sono un obbligo sancito dal TUEL e dal nostro Statuto Comunale”. Di qui la decisione di abbandonare il consiglio comunale annunciando una informativa al prefetto sul caso e l’annuncio: “I consiglieri diserteranno l’aula fino a quando non sarà ripristinata la legalità del consesso cittadino con la nomina dell’assessore mancante e la ricomposizione della giunta municipale”.

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