Vallo d.L., dipendente “demansionato”: scoppia la polemica

Sergio Pinto

VALLO DELLA LUCANIA. “Demansionato un funzionario comunale, reo di non essersi appiattito al volere del re”. Con una nota i consiglieri comunali d’opposizione Emilio Romaniello, Mario Fariello, Pantaleo Mautone, Nicola Botti e Pietro Miraldi, hanno nuovamente puntato il dito contro l’amministrazione Aloia, questa volta per una delibera dello scorso 16 giugno, con la quale il sindaco “Ha di fatto demansionato un funzionario comunale, peraltro prossimo alla pensione, reo soltanto di non essersi appiattito al volere (volubile) del re e di aver dato prova, in più occasioni, di integrità morale, competenza specifica e autonoma capacità di valutazione ed intepretazione, caratteristiche abbastanza indigeste in questi tempi bui”.

“Il re è nudo, ma il re non lo sa”, è l’intestazione del manifesto dei cinque consiglieri che in questi giorni sta circolando in città e che riprende un celebre brano dei Nomadi. Il primo cittadino Toni Aloia, quindi, è ancora sotto il bersaglio dell’opposizione che lo accusa di “Miopia amministrativa” e di tutelare i “Soliti interessi di bottega”. “Vestendosi di auorità – evidenzia la nota – l’amministrazione vallese perde autorevolezza e mette a nudo le sue capacità di cui è geneticamente affetta”.

Poi, sulla questione del funzionario, Romaniello, Fariello, Mautone, Botti e Miraldi avvertono: “Allo sguardo vigile dell’integerrimo funzionario ingiustamente dimensionato, sostituiremo il controllo attento e rigido nostro e di tutti i cittadini vallesi che non intendono più tacere e che inizieranno a ribellarsi”.

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