Attualita'

Ospedale di Agropoli, Abate: si accertino responsabilità sulla chiusura

notizie

Si torna a discutere della chiusura dell'ospedale civile di Agropoli. Con una lettera aperta, che di seguito si pubblica integralmente, il consigliere comunale agropolese Agostino Abate, ha chiesto al primo cittadino Franco Alfieri di attivarsi per verificare eventuali responsabilità, anche penali, in relazione alla chiusura del nosocomio cittadino. 

Oggi 18/07/2014 sul notiziario on-line “infoagropoli” si legge una lettera aperta trasmessa dalla UIL di Vallo della Lucania ed indirizzata al manager dell'Asl Salerno Antonio Squillante, al direttore sanitario dell'ospedale "San Luca" e agli organi di stampa per evidenziare la situazione in cui versa l’ospedale di Vallo della Lucania (per leggere clicca qui)

La denuncia è chiara e non necessità di alcuna interpretazione ma solo di un accertamento della verità di quanto pubblicamente denunciato .

Per meglio accertare ogni eventuale colpevole valutazione di Dati e di Fatti che hanno comportato la traumatica , contestata e violenta soppressione dell’ospedale di Agropoli mi pare giunto il momento di di “montare”, con piena ed assoluta legittimità , la verità contenuta nella richiamata denuncia della UIL di Vallo della Lucania .

E’ appena il caso di ricordare che ogni nostra (della città di Agropoli) contestazione sui Fatti che hanno portato alla chiusura dell’Ospedale di Agropoli non era mai diretta alla struttura dell’Ospedale di Vallo ed agli operatori sanitari che ivi lavorano con tutta la loro capacità e professionalità, ma era invece diretta ai provvedimenti regionali e sanitari che manipolavano dati e fatti non reali.

Finalmente è arrivato il momento di dare forza alle nostre passate lamentele che , dalla lettura della richiamata denuncia della UIL di Vallo della Lucania , sembrano appartenere alla realtà delle preesistenze sanitarie che circondavano il nostro territorio (e non solo) e la numerosa popolazione stabile e fluttuante ; realtà che già apparivano tragiche e che non avrebbero mai giustificato la soppressione dell’Ospedale di Agropoli .

Se ad oggi contiamo quanto trascritto nella denuncia della UIL e quanto esistente (o meglio non esistente) di rete stradale per i necessari collegamenti che dovrebbero assicurare l’urgenza del trasferimento del paziente al più vicino ospedale territoriale , la GRAVITA’ della situazione sanitaria sul nostro territorio si palesa in ogni suo drammatico particolare.

Particolare che non poteva non essere conosciuto sia dalla dirigenza dell’ASL e sia dalla politica che sostiene tale dirigenza ad ogni livello ( a partire dal Commissario straordinario) richiamando provvedimenti che non esistono .

E’ infatti vero che a valle di una serie di provvedimenti amministrativi regionali e commissariali si ritrova il DECRETO n. 73 del 24.10.2011 del commissario Caldoro , pubblicato sul BURC n. 69 del 31/10/2011 , che approva il Piano attuativo dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno con prescrizioni.

In detto piano attuativo viene stabilito di accogliere, a parziale modifica del Decreto Commissariale n. 49 del 27.9.2010, la proposta programmatica della A.S.L. di Salerno, prevedendo, per l'effetto la confluenza "del presidio di Agropoli, oltre ai presidi di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia, nell’ospedale unico della Valle del Sele.

Il decreto conferma poi le restanti previsioni del Decreto Commissariale n. 49 /2010 ma prescrive che per quanto attiene il P.O. Valle del Sele bisogna : “garantire, nelle more della realizzazione del Presidio Unico, l’ integrazione funzionale tra i diversi presidi che in esso dovranno confluire e prescrive anche che l’integrazione funzionale deve avvenire entro max 36 mesi d’intesa con la struttura commissariale e l’ASL “

Nella sostanza il Piano Attuativo Aziendale di SALERNO nel prevedere la confluenza dell’Ospedale di Agropoli nell’ospedale unico della Valle del Sele ha previsto anche di garantire l’integrazione funzionale tra i diversi presidi di Roccadaspide, Eboli , Battipaglia , Oliveto Citra e lo stesso ospedale di Agropoli .

Questa garanzia è rimasta di Fatto solo sulla carta e nel frattempo l’ospedale di Agropoli è stato soppresso.

A questa arroganza di soppressione si è cumulata la gravissima omissione di qualsiasi integrazione sanitaria funzionale con i precitati presidi e di qualsiasi altro intervento capace di dirottare in modo sicuro i pazienti colpiti da infarto o da ictus verso il più vicino pronto soccorso capace e funzionale (leggasi Vallo della Lucania) .

Le denunciate carenze dell’Ospedale di Vallo della Lucania , cumulate con le altre esasperate condizioni viarie e son solo , sono perciò funeste per la salute dei nostri concittadini .

Per quanto sopra Le Chiedo di attivare da subito ogni sua autorevole azione che possa alimentare , anche alla Procura della Repubblica, la verità della denuncia della UIL e sollecitare una verifica (anche di ordine penale) sulle eventuali incapacità ed omissioni della dirigenza che ha definitivamente soppresso l’Ospedale di Agropoli .

E’ il momento della unione di ogni forza sociale , politica ed amministrativa della nostra città ed al Sindaco non mancherà ogni collaborazione per sollevare la nostra ragione ed il nostro diritto alla salute , gravemente compromesso da manipolatori di dati e da incompetenti nella obbligatoria valutazione osmotica di economia e salute.

Agostino Abate - Consigliere comunale di Agropoli -

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin