Violenza a Vallo della Lucania e negli altri pronto soccorsi italiani: scatta la mobilitazione

Ernesto Rocco
Ospedale Vallo della Lucania

Oggi, dalle 8 alle 16, avviata una mobilitazione negli ospedali di tutta Italia. Il motivo di questa protesta è l’intollerabile escalation di episodi di violenza, sia fisica che verbale, che medici, infermieri e operatori dei Pronto soccorso subiscono ogni giorno in corsia. Ma questa mobilitazione va oltre la denuncia dei maltrattamenti, poiché è un grido lanciato anche contro le condizioni di lavoro insostenibili che affliggono questi professionisti sotto molteplici aspetti, organizzativi, contrattuali e sociali.

Vittime sacrificali di un sistema al collasso

I camici bianchi del 118 e gli operatori dei Pronto soccorso sono diventati vittime sacrificali di un sistema sanitario in crisi. Questi professionisti, con risorse limitate e un personale sempre più sottoposto a pressioni, vengono costantemente schierati in prima linea.

Devono affrontare turni massacranti, godono di poche tutele, ricevono stipendi inadeguati e lavorano in condizioni di sicurezza insufficienti. Questo stato di cose è diventato insopportabile, e oggi è il giorno in cui alzano la voce per cercare una soluzione. Così si esprimono i promotori.

Una protesta unica e necessaria

Questa protesta assume una forma unica e necessaria, poiché chi lavora al fianco dei malati non ha la possibilità di scioperare come gli altri settori. La mobilitazione è stata promossa e organizzata dalla Cgil medici e Funzione pubblica, ma ha ricevuto il sostegno e l’adesione di altre importanti organizzazioni, tra cui l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” guidata da Manuel Ruggiero, la Cisl medici, la Cimo, con il sostegno anche dell’Anaao, dell’Aaroi e degli altri sindacati della dirigenza. Inoltre, conta sull’appoggio convinto e determinante dell’Ordine dei Medici di Napoli e provincia, guidato da Bruno Zuccarelli.

La situazione nel Cilento

Soltanto nel Cilento nelle ultime settimane si sono registrati due episodi di violenza, entrambi presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania.

Condividi questo articolo
Exit mobile version