Violente mareggiate e danni ingenti al patrimonio: Sapri chiede il riconoscimento dello stato di calamità

Dopo la mareggiate del 21 e 22 gennaio e i danni subiti, Sapri ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale alle autorità sovracomunali

Maria Emilia Cobucci
Maltempo Sapri

Dopo i danni provocati dal maltempo delle scorse settimane, il comune di Sapri si muove per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Nei giorni 20 e 21 gennaio, infatti, la città della Spigolatrice fu colpita dalle violente mareggiate che determinarono non pochi problemi lungo la fascia costiera.

I danni provocati dalle mareggiate a Sapri

«La mareggiata – spiegano da palazzo di città – ha provocato ingenti danni all’infrastruttura portuale, alla strada SS18, alle passeggiate del Lungomare cittadino e alle infrastrutture impiantistiche».

In quell’occasione il comune fu costretto a chiudere il lungomare al transito e a disporre lavori di somma urgenza per il suo ripristino ma anche per la sistemazione di sottoservizi e infrastruttura portuale. La Capitaneria di Porto, invece, dispose l’interdizione del tratto di banchina del molo di sopraflutto del porto di Sapri a causa dei danni provocati dalle mareggiate.

La richiesta

«Per i danni subiti nelle zone Lungomare, tratto cittadino SS18 e Porto di Sapri colpite dalla mareggiata del 20-21 gennaio 2023, ricorrano oggettivamente le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità naturale e stato di emergenza», affermano da palazzo di città.

Per questo, considerato che i danni interessano il patrimonio pubblico ma anche quello privato, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Gentile ha scelto di avviare le procedure per chiedere alle autorità sovracomunali il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

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