Villani, M5S: critiche al Governo Meloni per il rifiuto del salario minimo: una sfida all’uguaglianza economica

Il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto con fermezza la necessità di introdurre un salario minimo legale di 9 euro l'ora in Italia, e ora chiede al Governo Meloni di approvare la proposta di legge

Roberta Foccillo
Virginia Villani M5s

La Coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle in provincia di Salerno, ha rilasciato una dichiarazione fortemente critica nei confronti del Governo Meloni riguardo alla questione del salario minimo. Secondo Villani, il rifiuto della Meloni di sostenere il salario minimo costituisce un chiaro attacco ai lavoratori e un ostacolo alla riduzione delle disuguaglianze economiche nel paese.

Oggi, il salario minimo è una realtà in ben 21 Paesi europei su 27, ed è dimostrato che contribuisce a ridurre le disuguaglianze e a garantire una migliore occupazione”, afferma la Coordinatrice del Movimento 5 Stelle. “È deludente ma non sorprendente che il governo si opponga fermamente all’introduzione del salario minimo in Italia, considerando i contenuti del cosiddetto Decreto Lavoro. Attualmente, oltre 4 milioni e mezzo di italiani si trovano a percepire paghe inadeguate, spesso non superiori a 3-4 euro all’ora.

Come possono queste persone vivere in queste condizioni? Molte di esse sono beneficiari del Reddito di Cittadinanza, e il governo Meloni sembra persino intenzionato a tagliare anche questo vitale sussidio. In sostanza, sembrano voler istituzionalizzare lo sfruttamento dei lavoratori.”

Le richieste

Il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto con fermezza la necessità di introdurre un salario minimo legale di 9 euro l’ora in Italia, e ora chiede al Governo Meloni di approvare la proposta di legge per l’istituzione del salario minimo legale, firmata dal Movimento stesso e dalle opposizioni, che è stata depositata stamattina alla Camera dei Deputati.

“È urgente rinnovare i contratti dei lavoratori per garantire condizioni più eque a ben 7 milioni di persone, prevedendo anche la detassazione degli aumenti salariali. Su questo fronte, però, il Governo sembra finora immobile, mostrando una preferenza per lo smantellamento del Reddito di Cittadinanza e del decreto Dignità”, continua Villani.

“Ora è il momento che il governo e la maggioranza dimostrino la loro volontà di agire in favore del bene comune e del progresso sociale. Se dicono di essere ‘patrioti’, dimostrino il loro patriottismo permettendo l’approvazione di questa importante proposta quanto prima. Noi, come Movimento 5 Stelle, siamo pronti a sostenere il salario minimo e a dare voce alle istanze dei lavoratori”.

Il dibattito sul salario minimo è cruciale per il futuro economico del paese, e il Movimento 5 Stelle si dichiara pronto a fare la sua parte per garantire una maggiore giustizia sociale e una tutela dei diritti dei lavoratori. Si attendono ora le prossime mosse del Governo Meloni e la reazione della maggioranza di fronte alla proposta di legge per l’istituzione del salario minimo legale.

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