Il Teatro Auditorium “Leo De Berardinis” di Vallo della Lucania è nuovamente al centro dello scontro politico tra maggioranza e minoranza.
L’accusa
Dopo le accuse dei consiglieri di altaVoce, Nicola Botti e Loredana Moscatiello, che hanno denunciato presunte irregolarità nella gestione della struttura definendole “fatti scellerati” a danno dell’identità culturale del territorio, l’amministrazione comunale ha diffuso una risposta ufficiale.
La nota ufficiale dall’Ente
Secondo l’Ente, la gestione dei teatri richiede continuità, risorse certe e programmazione stabile. L’Auditorium ha ospitato negli anni concerti, spettacoli teatrali e una stagione in collaborazione con il Teatro Parioli Costanzo di Roma, ma la continuità è stata limitata da vincoli economici.
In un Comune di circa 9 mila abitanti, programmare stagioni regolari senza finanziamenti certi, soprattutto per chi non può accedere al Fondo Unico per lo Spettacolo, risulta complesso.
L’amministrazione evidenzia inoltre che il mancato utilizzo continuativo comporta costi di manutenzione elevati e rischia il deterioramento della struttura.
Indetta manifestazione d’interesse
Per questo motivo è stata indetta una manifestazione d’interesse per l’uso sperimentale dell’Auditorium per una stagione, con possibilità di organizzare eventi o concedere spazi a terzi, richiedendo migliorie e il pagamento delle utenze.
Contestualmente, una sala è stata destinata a progetti sociali rivolti ai giovani, tra cui iniziative sui disturbi alimentari, per valorizzare la funzione culturale e aggregativa della struttura.
L’amministrazione ricorda anche la stagione teatrale recentemente realizzata, che ha visto la partecipazione di artisti di richiamo nazionale come Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Rosalia Porcaro, Ale e Franz, Gianmarco Tognazzi e l’Orchestra dei Professori del Teatro San Carlo, registrando una media di circa 300 spettatori per evento.
L’importanza della cultura
L’Ente sottolinea come la cultura richieda investimenti, organizzazione e formazione del pubblico, oltre alla semplice gestione degli spazi.
Il dibattito resta aperto: da un lato la minoranza insiste sulla necessità di trasparenza e tutela della funzione culturale originaria dell’Auditorium; dall’altro, l’amministrazione evidenzia la complessità di gestire una struttura di rilievo in un piccolo territorio, bilanciando esigenze economiche e sociali.
