Unisa: giovane si laurea con una tesi sui “Paleologo di San Mauro Cilento”

Si tratta di Carmela Giuliano di Omignano Scalo. La tesi si concentra sulla figura di Rogerio Paleologo, ultimo discendente della famiglia bizantina dei Paleologo

Antonio Pagano

I Paleologo Mastrogiovanni di San Mauro Cilento. È il titolo della tesi, in Storia Bizantina, con la quale Carmela Giuliano, di Omignano Scalo, si è laureata presso l’Università degli Studi di Salerno alla facoltà di Scienze dei Beni Culturali.

Tesi sui Paleologo di S. Mauro Cilento

La 22enne neo laureata, ha sempre avuto la passione per l’arte, tanto da aver frequentato il liceo artistico a Salerno, e scegliere, successivamente, la facoltà di laurea in Scienze dei Beni Culturali, indirizzo storia dell’arte, di Unisa. Lo scorso 6 febbraio ha conseguito il titolo triennale con il massimo dei voti.

La tesi si concentra sulla figura di Rogerio Paleologo, ultimo discendente della famiglia bizantina dei Paleologo che si è stabilito a San Mauro Cilento, intorno alla metà del XV° secolo. Il lavoro inizia con l’arrivo delle genti greche in Italia meridionale e il loro insediamento in Cilento e Lucania, già a partire dal V ° secolo, per poi proseguire con la spiegazione della famiglia dei Paleologo, la dinastia più longeva della storia bizantina che governerà dalla metà del XIII ° secolo fino al 29 maggio del 1453, concentrandosi in particolar modo di un personaggio, Tommaso Paleologo, il fratello di Costantino XI °, l’ultimo imperatore bizantino.

Rogerio Paleologo e San Mauro Cilento nella tesi di Carmela Giuliano

Il primogenito di Tommaso Paleologo, Rogerio, venne inviato alla corte napoletana di Alfonso V d’Aragona, intorno al 1440, certamente su consiglio del cardinale Bessarione, interessato alla indispensabile amicizia con il sovrano. Il giovane si stabilì sin da subito a San Mauro Cilento, dove nel giugno del 1441, come sembra, appare dotato dal re della carica di “judex ad contractus”, funzione con cui era identificato come rappresentante legale del sovrano.

La scelta del soggiorno sammaurese non fu casuale. La presenza di fiorenti monasteri di rito greco nel territorio e la straordinaria rassomiglianza geografica della regione cilentana con la penisola della Morea, influirono molto sulla scelta del luogo. Le fonti diplomatiche che accertano la presenza di Rogerio a San Mauro Cilento sono in particolare due pergamene, rispettivamente del 1455 e del 1463. In entrambi i documenti viene citato un certo Rogerio Paleologo, figlio di Tommaso Despota di Morea, residente a San Mauro Cilento. La famiglia dei Paleologo, oggetto del terzo capitolo della tesi, rimarrà a San Mauro per poco tempo, fino alla fine del XVI° secolo, perchè poi si stabiliranno ad Ostigliano.

Le testimonianze della presenza dei Paleologo

Nell’ultimo capitolo si parla poi delle identificazioni in raffigurazioni artistiche coeve o posteriori. Le caratteristiche architettoniche sono un’altra importantissima conferma della presenza di Rogerio nel paese. La residenza del principe detta “Il Palazzo” sorge lungo la via principale di Casal Sottano, e si presenta oggi in parte rimaneggiata.

All’interno della chiesa parrocchiale è presente, invece, un maestoso coro ligneo, dono fatto al paese da un discendente dei Paleologo, il quale volle riprodurre lo stemma della sua famiglia originaria. Restaurato durante la metà del XVIIIsecolo, presenta ancora oggi l’impianto originale, decorato con sculture e bassorilievi, tra cui spicca il simbolo dell’aquila bicipite appartenente da sempre alla famiglia dei Paleologo.

Oltre al coro ligneo a San Mauro Cilento è conservata anche un’antica icona bizantina appartenente alla tipologia della cosiddetta “Eleousa” o “Madonna della tenerezza”, arrivata in paese probabilmente intorno al XV secolo insieme alle numerose famiglie di origine greca che alla caduta di Costantinopoli scelsero l’esilio e in particolare San Mauro Cilento. Scelta motivata soprattutto per la presenza nel territorio, già dal 1440 circa, di Rogerio Paleologo.

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