Travolte e uccise da un’auto dopo una festa, Sarno ricorda le giovani Anna e Piera

L’incidente avvenne nel 2005. La nuova aiuola di Piazza Garibaldi porterà il nome delle due ragazze

Federica Inverso
Salerno

Dalla gioia di una serata di festa alla tragedia in pochi istanti. I sogni di Anna Musco e Piera De Blasio vennero spezzati tragicamente il 13 ottobre del 2005, quando furono investite da un’auto lungo la strada statale che collega Cava dè Tirreni a Vietri sul Mare. Avevano appena 18 e 20 anni.

Il ricordo delle giovani vittime

Sarno ricorda le sue giovani concittadine vittime dell’asfalto: la nuova aiuola di Piazza Garibaldi porterà il nome delle ragazze.

La Giunta Comunale, su proposta del Sindaco nonché Assessore al demanio e al patrimonio, Avv. Eutilia Viscardi, ha approvato un atto deliberativo con il quale ha manifestato la volontà di intitolare il nuovo spazio alla memoria delle due giovanissime vittime di quello che oggi si chiamerebbe omicidio stradale.

L’incidente

L’incidente avvenne sulla Statale 18 in via Principe Amedeo. Le due ragazze avevano appena lasciato il locale dove avevano festeggiato i 18 anni di un loro amico, compagno di Scout, e stavano per raggiungere l’ingresso del trincerone per recuperare l’auto e tornare a casa quando, nell’attraversare la strada a piedi, furono investite.

L’uomo alla guida della vettura, vista anche la velocità sostenuta, nonostante la frenata non riuscì ad evitare l’impatto.

Le dichiarazioni

Colpevoli soltanto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato”, sottolineano dal Comune di Sarno, dove le due amiche studiavano e vivevano. Anna e Piera facevano parte del gruppo scout e credevano nel motto del loro mentore, Baden Powell: “Lascia questo mondo un pò meglio di come l’hai trovato“.

Non si conoscerà mai il valore di ciò che Anna e Piera avrebbero potuto realizzare nella loro vita, ma si può ancora imparare qualcosa dalla loro morte, per far sì che, nel loro estremo sacrificio, il mondo diventi davvero un posto un pò migliore di come l’hanno lasciato”, le parole dell’amministrazione comunale.

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