Tra sacro e profano: al via i festeggiamenti per la Madonna delle Galline

Emma Mutalipassi
Madonna delle Galline

Oggi iniziano i festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo che, da tradizione popolare è stata rinomata, tenendo fede alla leggenda, “Delle Galline” a Pagani, in provincia di Salerno. Qui la simbologia della tradizione popolare della Regione Campania trova la sua massima espressione, un misto di riti sacri e profani danno voce alla preghiera dei devoti e all’identità culturale del territorio.

La storia

La memoria storica tramanda che nel XVI Secolo un gruppo di galline l’ottavo giorno dopo Pasqua, razzolando il terreno, riportò alla luce un quadro raffigurante la Madonna del Carmelo; da subito l’evento venne percepito come un segno divino di benedizione per il popolo paganese.

L’evento

Da secoli allora la Madonna delle Galline viene celebrata tra canti, musica e danze. La tammurriata la fa da padrona, stile musicale simbolo del territorio. Vengono allestiti i toselli, altari profani, nei cortili storici della città e qui si balla e si canta per tre giorni ininterrottamente.

Tutto a partire dal venerdì in Albis fino alla domenica sera, per la festa religiosa, e fino al lunedì mattina per la festa popolare con il rito della deposizione delle tammorre nel santuario omonimo, ai piedi della Regina dei paganesi.

Legato a questa tradizione di alto spessore culturale è il nome dell’artista paganese Franco Tiano, storico cantore, ricordato tra i più grandi nomi della tradizione popolare campana; oggi la sua eredità culturale la ritroviamo nella voce del Cantore Pellegrino di Pagani, Vincenzo Romano, giovane artista che, con sensibile talento, porta alto il valore di questa sentita tradizione.

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