Teggiano, sezione della Scuola dell’Infanzia nel centro storico a rischio chiusura, monta la protesta: “I bambini non sono pacchi!”

Conantonio D’Elia, ricorda nel suo post, che la vicenda riguarda “il diritto costituzionale all'istruzione pubblica e il coinvolgimento civico nella comunità. Negare ai bambini l'opportunità di partecipare pienamente all'educazione civica è inaccettabile e la nostra Comunità non lo permetterà"

Federica Pistone
Teggiano, scuola dell'infanzia a rischio chiusura

“Con profonda tristezza si comunica che il prossimo anno la sezione di scuola dell’infanzia del Centro Storico di Teggiano sarà chiusa. La notizia è stata affissa sulla porta del plesso in piazza Portello da alcune famiglie coraggiose che sentono il dovere civico di opporsi a questa decisione che danneggia la nostra Comunità”. E’ quanto rende noto il consigliere indipendente di Teggiano, Conantonio D’Elia.

“I bambini non sono pacchi!”

Il messaggio espresso nel cartello, “sottolineando la tristezza della situazione e la necessità di ricordarlo alle istituzioni. Questo è solo l’ultimo campanello d’allarme di una politica comunale distante dai veri bisogni della comunità e concentrata solo sugli interessi personali per ottenere vantaggi elettorali”, aggiunge D’Elia. “Non avendo ricevuto risposte alle molteplici richieste fatte tramite vie istituzionali, spiega ancora il consigliere comunale, mi vedo costretto a utilizzare i social per denunciare questa grave situazione.

Chiedo al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di spiegare ufficialmente perché viene chiusa la sezione di scuola dell’infanzia di Teggiano Centro Storico e quali azioni sono state intraprese per evitarlo. Chiedo inoltre quali sono le soluzioni proposte per attenuare il disagio causato dalla chiusura e quale sostegno verrà offerto alle famiglie interessate. Come Consigliere Comunale indipendente, esigo che il Sindaco risponda a queste domande in una riunione pubblica aperta a tutti”.

Il post social

Conantonio D’Elia, ricorda nel suo post, che la vicenda riguarda “il diritto costituzionale all’istruzione pubblica e il coinvolgimento civico nella comunità. Negare ai bambini l’opportunità di partecipare pienamente all’educazione civica è inaccettabile e la nostra Comunità non lo permetterà. La mia solidarietà va a tutte le famiglie colpite da questa decisione e mi auguro che l’Amministrazione Comunale agisca con responsabilità per invertire questa scelta dannosa per la nostra Città”.

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