Tanzarella: le verità della nonviolenza come antidoto alla guerra. Questa sera Matteo Prodi ad Agropoli

Vito Rizzo

Seconda serata del Festival caratterizzata dall’appassionata relazione del Prof. Sergio Tanzarella, docente di storia della Chiesa presso la Sezione San Luigi della PFTIM di Napoli, il quale ha tracciato il cammino della costruzione della pace attraverso la conoscenza delle verità della cultura della nonviolenza. Tanti i richiami al magistero di Papa Francesco e al suo messaggio di pace e fraternità universale che va vissuto senza ambiguità e senza alibi. All’evento hanno partecipato anche il parroco del centro storico di Agropoli Don Carlo Pisani e il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Pino Coccorullo, mentre l’animazione musicale della serata è stata affidata ai giovani musicisti “St. Francesco’s Young” e il laboratorio per bambini a cura dell’ACR. A partire dalle ore 21 questa sera la tappa finale della tre giorni con le conclusioni affidate al prof. Matteo Prodi, docente di morale sociale presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna e presso la Sezione San Luigi di Napoli. Spetterà a lui concludere questo affascinante itinerario sulla pace che ha saputo aprire piste di riflessione fortemente radicate nel messaggio evangelico.

Appuntamento con Matteo Prodi

La sua relazione dal titolo “Costruire la pace, la Chiesa tra profezia e diplomazia” inviterà infine a riflettere sul ruolo concreto della Chiesa quale costruttrice nel mondo di ponti di dialogo e di pace tra i popoli e le nazioni. Per quest’ultima sera è prevista anche la partecipazione del sindaco della città di Agropoli Roberto Mutalipassi per salutare un evento che anche quest’anno ha saputo offrire all’intero territorio serate all’insegna dell’arte, della cultura, dello svago nel segno della riflessione teologica.

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