Svolta per il Monte Gelbison: ok all’elettrificazione

Silvana Romano
Monte Gelbison

Accolta l’istanza a firma del senatore Francesco Castiello proponente di una misura per finanziare, accedendo ai fondi del PNRR, l’elettrificazione del Monte Gelbison. Nelle prossime settimane, l’idea di far diventare la seconda vetta del Parco un polo turistico e culturale, oltre che potenziarne l’enorme richiamo religioso, attraverso una rete elettrica adeguata, potrebbe diventare realtà.

La proposta 

Il  Gelbison è un patrimonio di biodiversità per fauna e flora, un grande attrattore culturale e meta favorita di pellegrinaggi provenienti da più regioni, devoti alla Madonna del santuario. Un sistema di elettrificazione adeguato potrebbe consentire la creazione di un polo turistico sia laico che religioso per rendere migliore l’accoglienza, oltre che a migliorare l’efficienza della rete depurativa.

Inoltre, scrive il senatore Castiello: “con l’utilizzo di pompe elettromeccaniche alimentate energizzando l’impianto attraverso un cavidotto interrato, si otterrà un decisivo miglioramento ambientale, risolvendo e neutralizzando rumori ed emissioni moleste causati dai gruppi elettrogeni ora utilizzati” . Non solo: “il cavidotto consentirà di fornire l’energia elettrica necessaria per l’operatività delle quattro strutture ricettive esistenti sulla sommità del Monte, attualmente funzionanti solo nelle ore diurne nonché degli edifici di culto presenti con relative pertinenze e del piazzale che potranno essere utilizzate per varie manifestazioni”.

L’elettrificazione consentirebbe anche di illuminare la strada che porta sulla sommità, attualmente sprovvista di pubblica illuminazione.

I fondi necessari

Il progetto preliminare, se convertito in definitivo, rientrerebbe fra le “disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune (AS 564)”. 

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