Successo per il 1° “Beccaccia Day” a Roscigno Vecchia

Durante le conferenze tematiche si sono affrontati argomenti come la sostenibilità venatoria, gli studi e i monitoraggi e l'arte della falconeria

Roberta Foccillo
Beccaccia Day

Il primo Beccaccia Day, organizzato dal Comune di Roscigno in collaborazione con l’associazione cinofila “Team Monte Pruno”, la Fibec (Federazione Italiana Beccacciai) e Passione Live, Cinofilia & Cultura Venatoria, ha registrato un notevole successo, con la partecipazione di cacciatori, appassionati, amministratori, imprenditori, cittadini e scuole provenienti da ogni parte del paese.

Gli incontri

L’evento, che si è svolto per due giorni, ha offerto al pubblico la possibilità di partecipare a incontri con esperti e rappresentanti di Ministeri, Regioni, Parchi, Università, Mubec, ENCI, Società cinofile, ATC ed Associazioni Specialistiche Beccaccia.

Le giornate sono state incentrate sulla promozione di un turismo cinofilo basato su una caccia etica e sostenibile, nonché sulla gestione e conservazione della specie della beccaccia. Si è puntato a costruire una nuova visione della caccia, utilizzando la beccaccia come indicatore della salute del territorio e promuovendo una corretta informazione, soprattutto tra le nuove generazioni.

Durante le conferenze tematiche si sono affrontati argomenti come la sostenibilità venatoria, gli studi e i monitoraggi e l’arte della falconeria. Grande ammirazione e interesse sono stati suscitati dai voli di falchi, aquile, poiane e gufi eseguiti con maestria dai Falconieri del Re. I partecipanti hanno potuto visitare anche il Museo della Beccaccia, accompagnati dal professor Paolo Pennacchini, e scoprire le aree tematiche che hanno arricchito il suggestivo borgo.

L’evento ha visto la presenza di numerosi stand gastronomici, commerciali e informativi completamente dedicati alla Beccaccia, grazie alla collaborazione delle più importanti realtà italiane del settore.

Le finalità

Il professor Domenico Fulgione, del dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli, ha sottolineato l’importanza della beccaccia come rappresentante del territorio e ha evidenziato che trasmettere il valore educativo di questi ecosistemi alle nuove generazioni significa fare un buon lavoro. Il cacciatore moderno, infatti, è un custode del territorio e affronta le emergenze faunistiche. Unendo la passione per la caccia alla sua utilità, sarà possibile superare i pregiudizi che ancora persistono verso questa attività.

Francesco Palmieri, direttore dell’associazione cinofila Team Monte Pruno, ha spiegato che il loro progetto si chiama “turismo cinofilo” e ha l’obiettivo di portare la cultura cinofila e venatoria all’interno del Parco nazionale del Cilento.

Palmieri ha sottolineato che in regioni come la Toscana, dove questa cultura è radicata da sempre, eventi simili generano un notevole indotto economico. Quindi, hanno pensato di portare questa iniziativa nella bellissima Roscigno Vecchia, fiore all’occhiello del comune e patrimonio conosciuto in tutto il mondo.

Il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, ha affermato che questa iniziativa legata alla beccaccia rappresenta una novità assoluta in Italia. Ha inoltre evidenziato che l’evento ha ricevuto adesioni da tutto il paese e che si sta lavorando per migliorarlo ulteriormente. Roscigno Vecchia sta diventando sempre più importante a livello nazionale.

Aleandro Frassinuti, team manager dell’evento, ha ammesso di aver scelto Roscigno Vecchia perché è affezionato a questo splendido luogo e alle persone che lo gestiscono. Ha espresso la sua speranza che diventi un punto di riferimento per l’evento nei prossimi anni.

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