Strada del Mingardo, Italia Nostra sbotta: «rischio danni irreversibili al paesaggio»

Italia Nostra accusa: danno irreversibili, non possiamo restare indifferenti

Ernesto Rocco
Strada del Mingardo

Da circa sei mesi, il Mingardo, una località situata a metà strada tra Marina di Camerota e Palinuro, è oggetto di una procedura di “somma urgenza” che, sebbene sia stata presentata come un’opportunità per migliorare l’accessibilità turistica, «rischia di causare danni irreversibili alla stabilità di una formazione rocciosa di grande valore paesaggistico e riconosciuto interesse internazionale lungo la costa del Cilento» è quanto sostengono da Italia Nostra.

La segnalazione di Italia Nostra

La falesia in questione, sarebbe compromessa dall’azione del Comune di Camerota. Essa è composta da strati franosi che, nel corso di millenni, hanno contribuito sia dal punto di vista geologico-strutturale che paesaggistico-ambientale, caratterizzando l’intero complesso montuoso.

Nel dicembre 2022, il Comune di Camerota ha rilevato la presenza di massi instabili e ha iniziato una procedura di “somma urgenza”, informando la Prefettura. Tuttavia, secondo l’associazione non sarebbe emerso alcun coinvolgimento da parte del Parco Nazionale del Cilento né della Soprintendenza, e a marzo 2023 sarebbero stati asportati centinaia di metri cubi di roccia utilizzando esplosivi. La roccia in questione faceva parte di un’antica frana e rappresentava, dal punto di vista geologico e morfologico, una difesa e un equilibrio fondamentali per tutta la falesia soprastante, evidenziano dall’associazione.

La posizione dell’associazione

«Ora apprendiamo che il Sindaco di Camerota intende riprendere i lavori di brillamento con esplosivi, ma sembra non aver ancora ottenuto le necessarie autorizzazioni preventive da parte degli enti preposti alla tutela. Inoltre, sembra che non si sia nemmeno concordato preventivamente con la Soprintendenza e il Parco Nazionale le modalità per un complicato processo di ripristino. Si prevede quindi di continuare ad invocare la “somma urgenza” e proseguire con l’opera di devastazione iniziata mesi fa, che ha già causato gravi danni a un tratto di costa di straordinario valore». Di qui l’appello a fermare tali interventi. «Di fronte a tale scempio, non possiamo restare indifferenti», concludono da Italia Nostra.

Condividi questo articolo
Exit mobile version