Stio: punta all’assunzione di personale a tempo indeterminato

Tre le unità richieste dal Comune cilentano

Antonio Pagano
Municipio di Stio

Il Comune di Stio, retto dal sindaco Giancarlo Trotta, ha espresso la volontà di assumere personale a tempo indeterminato nell’ambito della propria dotazione organica da destinare esclusivamente all’attuazione delle politiche di coesione sociale.

Ente partecipa al bando 

L’Ente intende così partecipare all’avviso pubblico, pubblicato dalla Presidenza del consiglio dei ministri dipartimento per le politiche di coesione, che mira all’acquisizione delle manifestazioni di interesse da parte delle amministrazioni regionali delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, delle città metropolitane, delle Province e dei Comuni ed Unioni di Comuni ivi situati per l’assunzione di personale a tempo indeterminato presso i principali beneficiari. 

Le unità richieste

Il Comune intende richiedere con la relativa manifestazione di interesse tre unità di personale a tempo pieno e indeterminato, in ordine di priorità “ingegnere e/o architetto”, “specialista in attività contabili”, e “specialista in attività amministrativa”.

Gli obiettivi dell’avviso 

L’obiettivo principale è quello di promuovere il rafforzamento della capacità amministrativa delle regioni interessate nonché il miglioramento delle funzioni di coordinamento nazionale del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027 prevede di realizzare infatti assunzioni a tempo indeterminato di nuovo personale da utilizzare e specializzare sull’attuazione dei progetti europei per la coesione, attraverso un concorso nazionale finalizzato al rafforzamento degli organici dei principali protagonisti ed attuatori dei fondi europei. 

I costi del personale assunto dagli Enti a tempo indeterminato gravano sul PN CapCoe per l’intero periodo di ammissibilità delle spese (fino al 31.12.2029) e sul bilancio statale per il periodo successivo; i nuovi assunti, ovvero il personale aggiuntivo negli organici degli Enti beneficiari, dovranno essere impiegati esclusivamente per la realizzazione di interventi finanziati dai fondi della Politica di Coesione europea.

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